Non sono stato io a scegliere la scultura, la scultura ha scelto me.Da piccolo guardavo, guardavo le cose e disegnavo, guardavo mio zio disegnare (Galep) e disegnavo: da lui imparai a usare il pennello e così feci il pittore finchè...
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Non sono stato io a scegliere la scultura, la scultura ha scelto me.
Da piccolo guardavo, guardavo le cose e disegnavo, guardavo mio zio disegnare (Galep) e disegnavo: da lui imparai a usare il pennello e così feci il pittore finchè non incontrai il Legno.
Cominciai intagliando un ciocco di ulivo con un temperino quando avevo 25 anni.
Nel 1985 circa scelsi di fare nella vita quello da cui ero stato scelto e consapevole di non sapere che cosa era andai a cercare un maestro. Scoprii che lo avevo conosciuto 20 anni prima: Gino Cosentino.
Da Cosentino imparai, oltre che delle regole spietate su cosa deve essere scultura, ad amare la pietra: forse il mio terzo periodo artistico, dopo quello dei colori e quello del legno.
Da allora ho una questione in sospeso con la pietra e ci troviamo spesso in una lotta corpo a corpo.
Nel 1993 la mia prima mostra personale di scultura a Milano, all’Antico Oratorio della Passione.
Altre personali: a Baveno nel 1994; a Piacenza e a Bibbona nel 1998; al Noy center di Milano nel 2003; SpazioPorpora di Milano nel 2018.
Diverse mostre collettive, tra cui: premio Suzzara nel 1993 e nel 1994; prima biennale d’arte “città di Piacenza” nel 1997 (primo premio per la scultura); Etruriarte nel 1998 e nel 1999; “Artexpo” di New York nel 1999; prima e seconda rassegna internazionale di scultura “Radicondoli-Belforte” nel 1999 e nel 2000; collettiva “Gruppo del Vento” nella tenuta di San Rossore nel 2000; alla “Elisir Art Gallery” di Mola di Bari nel 2001 e nel 2002.
Tra i più importanti lavori eseguiti su commissione: Altare, Ambone e Via Crucis per la chiesa di San Rocco al Porto (Lodi) nel 1986; Tabernacolo, Crocifisso e Annunciazione per il Pont. Seminario Lombardo a Roma nel 1991; Altare, Ambone, Fonte battesimale, porte e vetrate per la chiesa di San Pietro a Legnano, dal 1994 al 1998; Altare, Ambone e Fonte battesimale per la chiesa di Santa Teresa di Lisieux a Varese dal 2000 al 2001; Altare, Ambone e statua di San Benedetto per il monastero di San Silvestro a Fabriano nel 2001. Altare e Ambone per la chiesa dei santi Giacomo e Filippo di Cornaredo nel 2002; statua del Vero Pastore per la basilica di San Vincenzo in Prato a Milano nel 2015; Altare, ambone, tabernacolo e crocifisso ligneo per la chiesa di San Bernardo a Nova Milanese; portone ligneo scolpito per la chiesa di Sant’Antonino a Nova Milanese nel 2017.
Pubblicazioni e recensioni: “Cielo e Terra”, catalogo della personale del 1993 con presentazione di Mario de Micheli e di Franco Tedeschi; “Catalogo della scultura italiana n. 10”, edit. G. Mondadori 1995; cataloghi della prima e della seconda rassegna “Radicondoli-Belforte” 1999 e 2000; articolo di Maria Dora Di Giacomo su “Senza Titolo” anno 1, n. 2 .