"Ci si mette molto tempo per diventare giovani", dice Pablo Picasso.
E così è successo a Isabella.
Dopo gli studi classici, una laurea in Lingue e Letterature Straniere, lavora per un lungo periodo come organizzatrice di eventi, finchè comincia a mettere la sua creatività al servizio di stoffe, paglie e feltri, realizzando cappelli fantasiosi, pezzi unici.
Come modista autodidatta è libera di usare qualsiasi materiale. Pertanto, oltre ad utilizzare i materiali più tradizionali, comincia a dare forma a copricapi anche in sughero e in pietra, preannunciando la sua vena di scultrice.
Iscrittasi nel frattempo al Liceo Artistico Passaglia di Lucca, dopo il diploma inizia, pur continuando il lavoro di modista, la sua nuova carriera di artista-scultrice, prediligendo come materiali di lavorazione creta, metalli e ... parole, realizzando prevalentemente busti di donne e racconti, storie che sembrano dar voce alle sue sculture, raccolte in libri d'artista.
"... Le sculture di Isabella nascono velocemente, dice Claudia Menichini, scaturiscono con urgenza creativa fra le sue mani, ma sono frutto di una lunga elaborazione interiore e della necessità quasi fisica di portare alla luce un pensiero, un'emozione, un'idea che Isabella ha costudito e accresciuto con amore dentro di sè...." .
" ... Isabella fa ... dei busti di donna dai colli allungati... che conferiscono a queste silenziose creature un'aria elegante, ma mai altezzosa, afferma Chiara Savettieri. ... Il suo linguaggio è quello della sobrietà, del nulla di troppo: le sue creature, pur ciascuna caratterizzata e diversa dalle altre, sembrano appartenere alla stessa famiglia di donne fatte di temperamento, dolcezza, di sapienza e di forza. La femminilità in tutte le sue sfumature affiora con grande delicatezza..."
Ogni busto di donna di Isabella rappresenta infatti una caratteristica femminile: Lucilla l'interiorità, Kiburi la fierezza, Alice lo sguardo materno, Spira l'energia vitale, Priscilla la bellezza pura, ..., per cui è facile immaginarle protagoniste di autentiche storie umane che hanno dell'antico, pur essendo assolutamente attuali.
Ecco che allora, a secondo dei temi delle mostre a cui Isabella partecipa, compone le sue donne ad hoc, creando situazioni in sintonia con il tema.
Nascono così le installazioni "Africa-Europa, un tavolo per due", esposta a Lucca, "Frammenti di vita mondana", esposta a Bagni di Lucca, "Dietro il sipario, intimi momenti", esposta Pisa, "La nascita della donna selvaggia", inedita, ...
Le principali mostre a cui ha partecipato:
2018: Firenze, Pisa, Carrara, Pontremoli, Pontedera - Libro d’Artista Toscana tour , Studio Giambo, Firenze
2017-2018: Pietrasanta – Galleria La Marina, Dialoghi Materici, doppia personale con Marcela Bracalenti, pittrice
2015, 2016, 2017, 2018: Pietrasanta, Fragili Bellezze, collettive di Asart Artisti Scultori Associati di Pietrasanta
2015 : Viareggio, Villa Argentina, Materia, Colore, Sogno, collettiva di Asart Artisti e scultori associati
2015: Lucca, Palazzo Tucci, 13 a Tavola, Ingredienti artistici in salsa scaramantica, incontro con 13 artisti, organizzazione Immaginificat