Mi chiamo Greta Gurizzan sono nata nel Febbraio del 1974, a Brescia. La mia passione per l'arte, ed in particolae per il disegno, iniziò in tenera età. Fin da piccina adoravo disegnare, avere davanti a me un foglio bianco, era...
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Mi chiamo Greta Gurizzan sono nata nel Febbraio del 1974, a Brescia. La mia passione per l'arte, ed in particolae per il disegno, iniziò in tenera età. Fin da piccina adoravo disegnare, avere davanti a me un foglio bianco, era come avere davani un orizzonte, a cui davo un panorama e una definizione. Questo amore è continuato, tant'è che ho scelto con il consenso dei miei genitori un liceo artistico; durante l'adolescenza è sbocciata in me la passione per l'architettura, dove eccellevo con ottimi voti e ho così, momentaneamente, abbandonato le arti pittoriche e il disegno. Dopo la maturità conseguita nel 1994, voltai completamente pagina e decisi di iscrivermi all'Ateneo di Milano per seguir e il corso di lettere moderne ad indirizzo artistico (all'epoca mi appassionava la storia dell'arte). Per motivi familiari non continuai e abbandonai il corso. In quel periodo frequentavo una vecchia conoscenza che lavorava presso un laboratorio di affreschi a strappo e decorazioni, allora sita in Brescia. In questa realtà lavorativa imparai l'arte dell'affresco, la mia principale guida fu l'allora artista Ugo Donati (oggi professore universitario). Lavorai in questo laboratorio per circa tre anni, nel frattempo decisi di operare in proprio nel settore come decoratrice muraria. Mi sono sposata nel 1997 e ho avuto tre figli, la mia scelta nel corso del tempo fu quella di abbandonare l'attività e dedicarmi esclusivamente alla famiglia e alla crescita dei miei bambini. Mentre loro crescevano sentivo che qualcosa mi mancava così pur essendo impegnata in altre attività, ho deciso di riprendere in mano matita e pennelli, riabbracciando quella passione che non si era mai spenta forse dormiente ma ancora viva. Da circa due anni sto cercando con ogni sforzo e nei tempi possibili di dedicarmi alla mia are; devo altre si confessare che essa mi a aiutato e aiuta molto in momenti esistenziali un pochino più difficili; spesso è diventata per e uno sfogo, quasi una forma "terapeutica, un concentrarmi, un evadere dai periodi di diversa complessità. Se dovessi dare un nome al mio modo di fare arte, non tanto tecnico ma formale, del mio operare artistico (dal punto di vista pittorico) la definizione sarebbe "Arte Istintiva", ovvero un passaggio dalla mente alle mani. I miei soggetti sono prevalentemente femminili; ritengo la donna "bella", dove la bellezza non risiede tanto nell'aspetto bensì in quanto tale, in ogni caso la bellezza fisica non viene esclusa, l'armonia e la sensualità femminile sono sempre soggetto di mia intenzione. È si pur vero che la donna ha un rapporto speciale con la natura, oserei dire di simbiosi. Questo spiega il perché della presenza di elementi naturali e vegetali, quali: rampicanti, fiori, erbe, etc. Probabilmente il mio amore per il femminile è legato al rapporto materno. Oggi all'età di quarantaquattro anni affermo che dipingere sia diventato per me una sorta di benessere interiore, ovvero un rapportarmi con me stessa armoniosamente.