Monika Grycko si è diplomata al liceo artistico di Varsavia e successivamente nel 1999 ha conseguito la laurea in Scultura e filosofia presso l'Università e l'Accademia di Belle Arti di Varsavia, nello studio del Prof. Gregorz Kowalski, in un ambiente artistico post concettuale e non figurativo. Per la tesi ha presentato l'installazione “Adamo ed Eva”, esposta successivamente al Centro d'Arte Contemporanea di Varsavia nella personale “Fatal attractions” e poi in altre città polacche.
Nello stesso anno per motivi familiari si trasferisce a Faenza, dove tuttora vive e lavora. A Faenza ha cominciato ad usare il materiale ceramico elaborando una sua particolare tecnica, che non ha molto in comune con la classica produzione locale.
Dopo una pausa dovuta alla maternità, il suo percorso ha costantemente avuto evidenza in diverse mostre in Italia e all'estero: le principali a La Spezia ( “The states of body and mind”), Faenza (“Fragile”, “Il
corpo fuori e dentro”, “Transplantman”, “The other gods against my face”, “Ora
e Labora”, “Ceramica storia di donne”, “Faenza Experience”, “Figurae”, “Mixentail”),
Vittorio Veneto (“Corpi rituali”), Roma (“Oltre Lilith”, “Dimensione
Donna/Woman's Dimension”), Ravenna (“The Lovely Ring”), Milano (“Arte Ceramica
Oggi in Italia”), Torino (“Biancaneve” al Padiglione Italia della 54° Biennale
di Venezia), Bordeaux (1° Exposition Internationale Peinture-Sculpture), Kiel (
“Kunstraum B gallery”), Bornholm (“European ceramic context 2014”), Udine
(“Genetic Lab”), Malta (“The Mdina Cathedral Contemporary art Biennale”), Ptuy
-Slovenia (“Dogmaster”, prima mostra personale ospitata nel restaurato Convento
Domenicano).
E'
del 2004/2005 la serie di installazioni scultoree “Movimento extremo”, che sono
state esposte in diverse sedi, tra cui Genova, Castellamonte, Nove e a Faenza
presso il “Circolo degli Artisti”.
Nel frattempo ha consolidato
la collaborazione con diverse gallerie d'arte contemporanea, con le quali ha
continuato un denso programma di mostre: con “Rebecca Container Gallery a
Genova (“Relikt”, “The best of Rebecca Container Vol.2”, “Contemporary Bank”);
con Faktory art Gallery a Berlino (“ You
call tell me”), con A+A a Venezia (“V.I.T.R.I.O.L.”,“This Age”), con Galerie
Helenbeck a Parigi (“C-ram-X”) e Nizza (“Unexpected visions”, “Hybrids-duo
show”); con Paola Cardano Arte Contemporanea a Bologna (“SETUP”) e Bruxelles
(“Off”).
Nel 2010 viene selezionata tra i finalisti della Biennale Internazionale di ceramica contemporanea a Vallauris e vince due premi speciali al Concorso Internazionale Arte Laguna a Venezia: