Graziano
Giovanatto

Nato nel 1961 in Italia, vive e lavora in Italia.

Sono da sempre sono appassionato di fotografia. Il percorso di studi e la mia professione, di impronta scientifica, hanno influenzano le mie opere senza sottrarne estro e originalità. Lo studio della ricerca della luce e delle diverse tecniche utili a controllarla mi conducono ad un’interessante apertura nei confronti della fotografia che mi  permette di cogliere impercettibili e particolari emozioni. Le emozioni raccontate dalle immagini, la ricerca della luce nelle diverse condizioni temporali incoraggiano l’osservatore a un viaggio interiore alla ricerca di emozioni nascoste, “Ciascuno interpreti l’immagine come ricerca di sé stesso”. Negli anni ho sempre coltivato quest’arte per me  stesso senza manifestarla apertamente; solo in tempi recenti ho cominciato ad apprezzare le mie opere nella condivisione, sostenuto nella scelta da chi ha visto originalità e freschezza. Amo la fotografia anche come territorio di confronto con me stesso nella ricerca continua di potenzialità iconiche inscritte nel valore della macchina e nella conoscenza dei suoi segreti. È per questo che nella recente fase del mio lavoro il privilegio è accordato al rapporto tra buio e luce; anzi scegliendo il concetto di assenza come condizione preliminare all’ affermazione di una presenza, una sorgente luminosa che secondo l’idea “compositiva” viene utilizzata come penna per la  scrittura su uno spazio definito. Ricerca che mi  vede impegnato, in questi tempi, in una tecnica che, permette di “dipingere” il soggetto controllando con padronanza una sorgente luminosa, operando in condizioni di buio totale o quasi, agendo sulla fotocamera sui tempi di esposizione, sensibilità e apertura dell’otturatore, sfruttando: i riverberi delle luci, illuminando il soggetto con una o più fonti luminose ed il movimento della camera stessa. La fotocamera in tal modo diventa tela, pennello e colori, necessari per raccogliere nell’ opera il segno artistico frutto di intenzione e di casualità. L’opera nasce in pochi istanti impegnando la luce nella sua essenza e risulta unica e irripetibile, una immagine che va al di là della razionale visone delle cose permettendo di armonizzare realtà e fantasia. Ad essa si aggiunge un lavoro di estrazione dei contenuti che ne esalta l’aspetto cromatico e ne dà forma spaziale giungendo, da una normale fotografia, ad un elaborato che ne  esprime tutto il contenuto artistico.

Born in 1961 in Italy, he lives and works in Italy.

I have always been passionate about photography. The course of study and my profession, of a scientific imprint, have influenced my works without subtracting inspiration and originality. The study of the search for light and the different techniques useful for controlling it lead me to an interesting opening towards photography that allows me to capture imperceptible and particular emotions. The emotions told by the images, the search for light in different temporal conditions encourage the viewer to take an inner journey in search of hidden emotions, "Each interprets the image as a search for himself". Over the years I have always cultivated this art for myself without manifesting it openly; only recently have I begun to appreciate my works in sharing, supported in the choice by those who have seen originality and freshness. I also love photography as a territory of confrontation with myself in the continuous search for iconic potential inscribed in the value of the machine and in the knowledge of its secrets. This is why in the recent phase of my work the privilege is accorded to the relationship between dark and light; indeed by choosing the concept of absence as a preliminary condition for the affirmation of a presence, a light source that according to the "compositional" idea is used as a pen for writing on a defined space. Research that sees me engaged, in these times, in a technique that allows you to "paint" the subject by masterfully controlling a light source, operating in conditions of total or almost total darkness, acting on the camera on the exposure times, sensitivity and aperture of the shutter, exploiting: the reverberations of the lights, illuminating the subject with one or more light sources and the movement of the camera itself. In this way, the camera becomes a canvas, brush and colors, necessary to collect the artistic sign in the work, the result of intention and chance. The work is born in a few moments by engaging the light in its essence and is unique and unrepeatable, an image that goes beyond the rational vision of things, allowing you to harmonize reality and fantasy. To it is added a work of extracting the contents that enhances the chromatic aspect and gives it spatial shape, arriving from a normal photograph to a work that expresses all the artistic content.