STUDIAccademia di belle Arti di Venezia, diploma di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, Indirizzo Pittura.CONCORSI/ ESPOSIZIONI-2019/2018/2017- Esposizione Art Night Venezia, Accademia di belle arti di Venezia;-2019 - Premio delle arti di Torino con esposizione all’Accademia di...
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STUDI
Accademia di belle Arti di Venezia, diploma di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, Indirizzo Pittura.
CONCORSI/ ESPOSIZIONI
-2019/2018/2017- Esposizione Art Night Venezia, Accademia di belle arti di Venezia;
-2019 - Premio delle arti di Torino con esposizione all’Accademia di Torino;
-2019 - Mostra ai magazzini del sale, Venezia;
-2020 - StArt_ Studi per l’arte, con esposizione allo studio Eulex di Padova CHE;
-2022 - Esposizione Collettica tramite StArt a Padova, Ex Tribunale di Padova;
-2022 - Esposizione a Firenze, Collettiva Discontinuità, presso 360atelier;
-2023- Esposizione a Roma, piazza di Pietra presso Malamegi Lab.
ALTRO DA SAPERE
Sono Annagreta, una ragazza di 27 anni con ancora l’idea di averne 18, forse perché il tempo dopo la maggiore età è passato in un attimo. Fin da piccola ho sempre avuto una propensione all’espressione di ciò che sento tramite l’arte, sembrava più naturale del usare le parole. L’arte per me è come un prolungamento di me stessa che mi aiuta a vedere le cose, a gestirle e ad accettarle. Per molto è stato solo una semplice espressione di ciò che sentivo, con il tempo ho intrapreso un pensiero di legame con i miei ricordi, così da dare forma alle emozioni più profonde e intense. Un continuo equilibrarmi con i protagonisti delle tele. Colori e forme mi
travolgono e mi mettono in continua discussione, in un sipario entrano ed escono,
danzano, fluttuano, litigano si affrontano in un misto tra lotta e danza. Una continua
metamorfosi e ricerca.
A livello visivo il mio lavoro ha subito un’evoluzione fortissima, ho passato un periodo
dove le mie tele erano degli sprazzi di memoria, dove si svolgevano molte storie,
succedevano molti fatti, si legavano e si slegavano, le forme venivano da un mondo
reale, che il mio inconscio aveva masticato, con dei forti simbolismi, raccontando
una storia non visibile agli occhi di chi non sa vedere.
Avvicinandomi sempre più a un’immagine veritiera di ciò che era il mio ricordo mi
sono fermata. Boccata dinanzi ad una foto scattata in un tempo passato in
quell'attimo ho cominciato ad esaminare più i sentimenti di ciò che mi portavano tali
ricordi tralasciando il fatto in se. E così ora ogni qualvolta che mi metto di fronte ad
una tela bianca inizia una connessione e una sfida, nel aprirmi ad essa e fare uscire
tutto ciò che sento, facendo così oltre ad essere un bisogno, la pittura è diventata
una terapia.
Ogni volta un pezzetto di anima