Luigi Festa è nato a Roma nel 1954, discendente del pittore Pietro Gagliardi (Roma, 1809-1890).
Allievo di Paolo Eleuteri Serpieri, della scuola di Renato Guttuso, si è diplomato al Liceo Artistico a Roma nel 1971.
Alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma ha frequentato i corsi di composizione di Luigi Pellegrin e Maurizio Sacripanti, critica operativa di Bruno Zevi e storia dell’arte di Filiberto Menna sviluppando uno studio sulle relazioni tra architettura e arte cinetica e programmata.
Nel 1977 si è laureato in architettura con l’architetto Maurizio Sacripanti, con una tesi sugli spazi museali.
Con Sacripanti si è formato professionalmente e ha collaborato fino al 1984, partecipando, tra gli altri, alla progettazione della Piazza Federico di Montefeltro a Forlì, del teatro nell’ex convento di San Domenico a Forlì e del museo di Maccagno(VA).
Dal 1988 al 2021 è stato progettista, direttore dei lavori e collaudatore per una grande azienda pubblica.
Parallelamente alle esperienze di architetto ha mantenuto costante interesse per il campo delle arti visive realizzando numerosi progetti grafici e allestimenti espositivi tra cui il logo dei “Campionati Mondiali Pallavolo 1985”, oggi marchio della Federazione Italiana Pallavolo, e lo spazio espositivo dell’Ente Nazionale delle Strade al “World Tunnel Congress 2001” a Milano.
Dal 1998 al 2004, con le opere del primo periodo figurativo, ha partecipato alle mostre “Itinerarios de arte” promosse in Spagna dalla galleria El Catalejo di Marbella.
Nel 2008 ha esposto, allo spazio ex Richard Ginori di Milano, le opere dell’ultimo periodo figurativo, una ricerca di contaminazione tra figurazione e astrazione.
Nel 2012, con le prime opere astratte, ha partecipato alla mostra collettiva promossa a Milano dalla galleria Falzone.
Nel 2014 ha esposto, al Mihotel di Milano, le opere di “Contemporaneità”, l’inizio di una ricerca che segna il passaggio definitivo dall’arte come rappresentazione all’arte come presentazione. Il titolo unico per tutte le opere, è riferito alla volontà di mostrare la simultaneità con cui in ogni apparire è sotteso il suo dissolversi.
La ricerca, iniziata nel 2013, si è sviluppata, a partire dal 2018, con le opere di “Kalosèidos” dove la volontà iniziale di generare attorno all’immagine reale una riflessione di immagini multiple, virtuali, è pervenuta alla creazione di dispositivi scultorei che generano immagini sempre variabili attraverso il movimento interattivo dell'osservatore che si correla con l'opera.
Nel 2022, la giuria presieduta da Vittorio Sgarbi, ha conferito il 1° premio del Concorso di scultura Hitherm ad Agliè(TO) alla sua opera Kalosèidos.
Nell’aprile del 2023 è stato selezionato tra i venti finalisti del Premio Luigi Candiani – Artisti Affermati e la sua opera “Il futuro comincia oggi” sarà presentata alla mostra dei finalisti che si terrà presso il SAC – Spazio Arte Contemporanea di Robecchetto con Induno (MI) dal 27 gennaio al 24 febbraio 2024.
Dal 1989 vive e lavora a Milano.