Raffaele Esposito, in arte “Saul”, nasce il 13 Maggio del 1976 a Vico Equense in provincia di Napoli (Italia). La sua è una famiglia semplice e umile, composta dal padre idraulico, dalla madre casalinga, e dalla sorella maggiore di lui di quattro anni.
I suoi genitori affrontano grandi sacrifici economici per allevare i due figli, ma molte attenzioni sono rivolte soprattutto a questo figlio maschio, dal carattere tanto taciturno ed introverso, quanto – a volte - ribelle ed impulsivo, che lo spinge in più occasione ad allontanarsi per lunghi periodi da casa, come pure dagli svariati Istituti scolastici saltuariamente frequentati.
Egli, però, fin dalla più tenere età, dimostra una spiccata propensione artistica, l’unica reale fonte di interesse cui il piccolo Saul, molto sensibile alla natura, agli animali ed a qualsiasi forma d'arte che gli capiti dì incrociare lungo il suo cammino, sembra voler dedicare seriamente la sua attenzione. Tutto ciò lo sprona a conseguire dapprima il diploma al liceo artistico “Grandi” di Sorrento, e, poi, il diploma di grafico pubblicitario all’istituto Enrico “De Nicola” di Portici.
Il suo primo quadro, un olio su tela, lo dipinge a quattordici anni, dopo aver disegnato interrottamente con matite, gessetti, carboncini, tempere e penne. Scopre la pittura in tenerissima età, attraverso il padre, che, pur non essendo pittore, è da sempre un grande appassionato ed intenditore d’arte, nonché un abile, sia pure improvvisato, commerciante di quadri ed oggetti d’arte in genere, i cui guadagni servono anche a sostenere il magro bilancio familiare. Spesso e volentieri, durante i viaggi e le visite compiuti nello svolgimento di questa particolare attività, il padre non disdegna di portare con sé il piccolo Saul.
Dopo quel primo quadro ad olio, l’artista, innamoratosi di questa peculiare tecnica, cade spesso in vere e proprie crisi esistenziali, dovute al suo carattere orgoglioso, che lo porta a decidere di diventare un “autodidatta della pittura”, a voler apprendere, cioè, da solo il mestiere dell’arte, senza il sostegno di alcun altro punto di riferimento al di fuori di sé stesso, dipingendo spesso di notte, in totale ed assoluta solitudine.
Testardo e cocciuto com’è, egli rifiuta le continue insistenze del padre, che desidererebbe indirizzarlo come apprendista presso pittori molto noti di sua conoscenza. A diciassette anni, Saul vede inaugurata la sua prima mostra di pittura, nell'androne della casa comunale del suo paese, ove espone una ventina di opere, raffiguranti per gran parte nudi di donna; la mostra non manca di suscitare, nell’ambiente chiuso e poco sensibile alle innovazioni del piccolo paese, una reazione di grande scalpore, se non addirittura di scandalo,tanto è vero che, ad esempio, il prete della locale Parrocchia, dopo avere visionato le opere del giovane artista, lo pubblicamente, durante un paio di messe domenicali.
A vent’anni, Saul conosce un importante commerciante d’arte, il quale, intuendone il talento, gli procura facili guadagni, inducendolo soprattutto a cimentarsi con le riproduzioni di quadri di autori importanti… fino a quando il suo spirito si ribella a quella che lui riconosce essere soltanto un modo meschino di il suo straordinario amore per l’arte.
A quel punto, egli intraprende una ricerca personale con la metafisica da cui discende, quale fondamentale scoperta e rivelazione, la sua ossessione verso la pittura, che lo porta dopo qualche anno all’iperrealismo; nonostante la sua passione per i macchiaioli e la pittura di getto, si ritrova senza volerlo a perfezionare i quadri in modo ossessivo, cosa che lo infastidisce e che cerca di combattere.
OGGI.
Ha 46 anni, spontaneo e riflessivo allo stesso tempo, ama parlare di se, non fa altro che disegnare e dipingere. E di getto è capace di distruggere se viene contrariato. Pittore, scultore, pubblicitario qualificato, da sempre maestro di pittura, dotato di una grande abilità tecnica, in tutta l’opera prevale l’olio. Raffaele, pardon - Saul è così che si firma - non ha maestri. Cosa dipinge ?
I suoi sogni, le sue emozioni, capace di raffigurare il reale con l’immaginario, tra fiaba e realtà, con una padronanza dei colori e delle sfumature, mantenendo sempre un estrema cura dei particolari. Avvicinandoti ad un’opera comprendi che il pittore usa la tecnica solo per trasferirvi una grande emozione. Chi si avventura in una mostra del pittore Saul, si perde nei personaggi astrali e reali insieme alla tenerezza dei volti, nella continua trasformazione che la natura impone ai sui figli . Nell’estrema ricerca della perfezione, viaggia interrottamente in un mondo parallelo a quello che lo circonda, traendone storie fantastiche che racconta attraverso le sue tele, emozionandosi e lasciandosi andare come uno scrittore di romanzi.
Inizia il suo percorso espositivo nel 1990 tra Vico Equense, Sorrento e Positano, Rientra nel 1997 tra i finalisti di Arte e Libertà di arti visive e contemporanee nella città di Avellino successivamente tra 2000 e 2006 partecipa a varie collettive a livello nazionale, tra Roma e Firenze. In contemporanea lavora come illustratore di libri didattici e libri comici come “Cara cavalla ti scrivo ...” 2001 di Massimo de Giovanni e Michele Foresta alias Mr. Forest. Allestisce mostre personali in varie regioni d’Italia tra il 2005 e il 2015 e partecipa a mostre collettive nella meravigliosa città spagnola di Valencia. Nel 2018 partecipa alla prima edizione della Biennale del Tirreno uscendone fra i primi cinque vincitori con il “premio Federico Caloi “.
Nello stesso anno vince il primo premio internazionale “ DOMINANT REALITY ” di ARTE Milano – The Factory “ consegnatogli dallo Storico e Critico d’Arte Philippe Daverio, che lo battezza come il Pittore Raccontastorie, la quale gli rilascia anche una recensione di meriti.
Mentre nel 2019 viene invitato a partecipare alla terza edizione del festival internazionale SyArt Sorrento, in rappresentanza dell’Arte contemporanea in Italia. Evento internazionale che vede coinvolti undici paesi diversi: Italia, Stati Uniti, Australia, Germania, Serbia, Spagna, Cuba, Libano, Israele, Egitto e Francia. Affiancato a grandi nomi come l’artista israelo - americana Dalya Luttwak.
A dicembre del 2020 viene premiato come pittore Iconart 2020 dal Critico d’Arte Vittorio Sgarbi. Sempre nel 2020 ma ad Ottobre, espone a Dubai con grande successo, che ritrova ancora nel 2021 nella 25° Edizione Internazionale Kunstmesse – International Art Fair - Fiera d’Arte Contemporanea di Innsbruck, il suo ingresso nel mercato nordeuropeo, con il susseguirsi negli Stati Uniti d’AMERICA, con la 31esima edizione per Art Miami, che inaugura insieme alla fiera sorella Context l'art week di Miami, dal 30 novembre al 5 dicembre. Più di 140 gallerie internazionali provenienti da 17 paesi diversi dal mondo.
Rientrato in Italia per dedicarsi solamente alla sua ricerca pittorica, chiudendo attualmente dopo un susseguirsi di battute d’Asta con una stima, su misura 60 x 80 olio e acrilico su tela 7000.00 $
Nell’estate 2022 partecipa affettuosamente all’invito della Fondazione Sorrento, ad una mostra di di Arte Contemporanea di artisti internazionali – Il mare chiama chi ama il mare.