Susanna De Vido, nata a Conegliano (TV) nel 1993, è una fotografa dalla formazione artistica ricca e variegata. Sin da giovane età dimostra grande interesse e passione per l’arte, in particolar modo per il disegno. Dopo aver svolto gli studi...
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Susanna De Vido, nata a Conegliano (TV) nel 1993, è una fotografa dalla formazione artistica ricca e variegata. Sin da giovane età dimostra grande interesse e passione per l’arte, in particolar modo per il disegno. Dopo aver svolto gli studi presso il Liceo Artistico di Treviso specializzandosi nella sezione legata all’architettura, frequenta l'Università Iuav di Venezia dove approfondisce e applica le conoscenze relative alla progettazione architettonica e urbana. Con sé porta sempre la sua macchina fotografica, strumento a lei indispensabile per conoscere e analizzare il patrimonio architettonico-paesaggistico che la circonda. Nel 2014, suo secondo anno di università, la si vede partecipare alla 14. Biennale di Architettura con alcune fotografie sulla città di Venezia esposte nel padiglione omonimo ( presso i Giardini ) in collaborazione con l’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind nel progetto “Sonnets in Babylon”. L’amore per l’immagine come strumento conoscitivo e di ricerca della bellezza prende sempre più il sopravvento. Tra il 2016 e il 2017 vive e studia per alcuni mesi in Belgio, a Liegi, e in Francia, a Versailles, dove ha modo di confrontarsi con luoghi, culture, approcci diversi e dove realizza che la diversità è fonte di arricchimento e crescita personale, da registrare e immortalare attraverso la fotografia. Da qui comincia una serie di viaggi, sempre più lontani, alimentati costantemente dalla curiosità e dal desiderio di incontrare le innumerevoli realtà e soggetti che popolano il resto del mondo. Nel 2018 partecipa alla Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture di Shenzhen ( Cina ) con alcune sue fotografie sulla città e gli abitanti di Avana in seguito ad un progetto di riqualificazione urbana svolto a Cuba durante gli studi universitari. Nello stesso anno ottiene la Laurea Magistrale in architettura con un progetto di tesi riguardante il tema della ricostruzione dei villaggi in Siria dopo la guerra: con questo corona la sua formazione con il massimo dei voti e partecipa alla Triennale di Milano in un’esposizione collettiva. Il viaggio, l’incontro e il confronto con l’altro sono una costante del suo percorso e ciò le ha permesso di sviluppare un linguaggio fotografico personale che fonde allo stile documentaristico lo sguardo attento e sensibile per la composizione. L’ultimo reportage che ha realizzato e sul quale sta lavorando si svolge in India.