Simona
Da Pozzo

Simona Da Pozzo

Caracas, 1977

Diploma in regia, Civica Scuola di Cinema (Milano)

Diplôme National Supérieur d'Expression Plastique (M.A. Visual Arts, Paris).
La sua è una ricerca transdisciplinare che sfocia nella produzione di situazioni, di interventi sia nello spazio pubblico che in spazi espositivi tra i quali: Museo de Arte Contemporaneo de Caracas, il MMOMA (Museo d'Arte Moderna di Mosca); Museo d'Arte Orientale, Torino; la Biennale del Mérida (Venezuela);  Victoria & Albert Museum, Londra; Yerba Buena Center For The Arts, San Francisco;  Recentemente ha presentato la ricerca "Hacking Monuments", prodotta da "Milano Attraverso",  con l'omonima la personale curata da Rossana Ciocca ad Artcitylab (Milano 2018).
Il sua pratica artistica sfocia nella dimensione pubblica attivando processi congitivi e relazionali.  Molti dei sui lavori nello spazio pubblico si sviluppano tramite residenze artistiche proprio in virtù del carattere esplorativo e culturale del suo processo. Tra le residenze/progetto, si segnalano: "Temp#18", Condominio Museo Viadellafucina16, Torino 2018; "Paysage, pauses et silences", Institut Francais du Liban (Beirut 2015-16); "Inner words you can read if it starts to rain", Kuenstlerdorf Schoeppingen (DE 2014/2015); "What remains", "SidebySide", Insitu Network (Reggia di Venaria Reale-Praga 2013); Nac Fundation (Rotterdam 2012); "Persiane", LebelOrdinaire (Fr 2007-8).
Co-fondatrice del network Non Riservato, è parte del Collettivo Borderlight sia come artista che come curatrice del progetto Monumento DIffuso sostenuto dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo. Dirige l'artist-run-space Vegapunk con cui sviluppa progetti di scambio pratico e teorico, come ad esempio CAMOUFLAGE, realizzato in collaborazione con Viafarini e VisualcontainerTv.