Carlo
D'Orta

Carlo D’Orta – Biography. - ITALIANO - ENGLISH

ITALIANOViaggiatore e fotografo da oltre 40 anni, negli anni 2003-2012 frequenta corsi avanzati di pittura nell’ambito della Rome University of Fine Arts (RUFA) e un master in fotografia allo IED di Milano e si dedica allo studio dell’arte contemporanea. La sua visione fotografica subisce una completa trasformazione. Abbandona l’approccio documentario e cerca scatti tendenti verso l’astrazione, o venati da una visione metafisico/surrealista. La sensibilità cromatica maturata anche durante il percorso formativo dà alle sue fotografie una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta anche di limitati interventi in post-produzione su luci e colori.Privilegia la fotografia di architettura e il paesaggio, cui dedica serie differenti. La serie BIOCITIES racconta le architetture contemporanee o loro particolari cercando di estrarre da esse quadri di astrazione geometrica, avendo negli occhi e nella mente la pittura di Malevic, El Lissitzky, Mondrian, Rotchko e altri. La serie VIBRAZIONI si concentra invece su riflessi e deformazioni prodotti dalle vetrate di grattacieli o da altre superfici specchianti, che producono immagini astratte in stile futurista/surrealista.La serie di installazioni fotografia+scultura (S)COMPOSIZIONI-METAFORA DELLA VITA rielabora le fotografie della serie Biocities scomponendone i pezzi e ricomponendoli poi in sculture (in metallo, vetro di murano o plexiglass) che creano una nuova struttura architettonica, fatta degli stessi pezzi presenti nella fotografia, ma diversa dalla architettura che della fotografia è oggetto. Da qui nasce la “metafora della vita”: Freud e Jung ci spiegano, infatti, che la nostra personalità si evolve componendo e ricomponendo continuamente gli stessi mattoni della nostra mente. La serie EUR 42/OGGI. VISIONI DIFFERENTI, frutto di una approfondita ricerca condotta nel 2017, racconta - in modo talvolta metafisico, altre volte tendente all’astrazione - le tre stagioni architettoniche sviluppatesi negli 80 anni di vita del quartiere romano (razionalismo/neoclassico, modern style, contemporary style). Questa ricerca si è tradotta nel 2018 (80° compleanno dell’EUR) in mostre personali di Carlo D’Orta presso il Museo dell’Archivio Centrale Stato (maggio/giugno), al Festival Fotografia di Orbetello (luglio) e alla galleria dell’IPSAR-Istituto Portoghese di S.Antonio (in centro a Roma), e ancora nella pubblicazione di un libro d’arte con autorevoli testi critici (280 pagine, 180 fotografie, 24x28).Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in mostre personali presso gallerie private e Istituzioni pubbliche in Italia, Germania, Singapore e altri paesi. Nel 2013 ha tenuto la sua prima mostra personale museale (Biologia dell’Inorganico) nel museo di arte contemporanea Palazzo Collicola di Spoleto. Nel 2015 l’Officina delle Zattere di Venezia ha ospitato, accanto al Padiglione del Guatemala alla Biennale d’Arte, la sua mostra personale Beyond the Lens, poi portata anche nel Tempio di Pomona a Salerno. Nel gennaio 2017 il National Museum di Singapore ha ospitato un suo evento “one day” dedicato alla serie Vibrazioni.Ha vinto o è stato finalista/selezionato in numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui Sony World Photography Award, Celeste Prize, Premio Rospigliosi, Satura International Contest, Arteam Cup, Malamegi Vision Art Contest, Premio Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (come foto-designer), Premio Enegan Art e altri.Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche tra cui Museo di AC Palazzo Collicola (Spoleto), Museo Archivio Centrale Stato (Roma), Palazzo di Giustizia-Ordine Avvocati di Milano, Centro Congressi della Banca d’Italia a Roma, Camera Deputati, Architektenkammer Baden-Wurttemberg, Istituto Italiano di Cultura e Consolato Generale d’Italia a New York, Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e altre. Negli anni 2015-2017, inoltre, i suoi progetti “(S)Composizioni-Metafora della Vita”, “Vibrazioni”, “Liquidance” ed “Eur 42/Oggi. Visioni differenti” sono stati selezionati per entrare a far parte dell’Archivio del Fondo Malerba Fotografia.Interviste e articoli sulla sua arte sono state pubblicati dai quotidiani Il Corriere della Sera e La Repubblica (2018), dalle riviste Art&Law e Artribune (2018), Frattura Scomposta, InsideArt e Artisti in Campo (2017), Freccia di Trenitalia (2016), Aperitivo Illustrato (2015), AdToday (2014), Domus (2013), Artitude (2011) e su numerose riviste online.
ENGLISH

Traveler and photographer for over 40 years, in the years 2003-2012 he attended advanced courses in painting at the Rome University of Fine Arts (RUFA) and a master's degree in photography at the IED in Milan and devoted himself to the study of contemporary art. His photographic vision undergoes a complete transformation. He abandon the documentary approach and look for shots tending towards abstraction, or veined by a metaphysical / surrealist vision. The chromatic sensitivity matured also during the training course gives to his photographs a strong pictorial characterization, sometimes the result of limited interventions in post-production on lights and colors.

It privileges architectural photography and the landscape, to which it dedicates different series.

The BIOCITIES series tells the contemporary architectures or their details trying to extract from them pictures of geometric abstraction, having in the eyes and in the mind the paintings of Malevic, El Lissitzky, Mondrian, Rotchko and others.

The VIBRATIONS series focuses instead on reflections and deformations produced by the windows of skyscrapers or other mirrored surfaces, which produce abstract images in a futurist / surrealist style.

The series of installations + photography titled (DE)COMPOSITION-METAPHOR OF LIFE reworks the photographs of the Biocities series by breaking down the pieces and then recomposing them in sculptures (in metal, Murano glass or Plexiglas) that create a new architectural structure, made of the same pieces present in photography, but different from the architecture that is the object of photography. Hence the "metaphor of life" is born: Freud and Jung explain to us, in fact, that our personality evolves continuously by decomposing and recomposing the same bricks of our mind.

The EUR 42/TODAY.DIFFERENT VISIONS series, result of a research conducted in 2017, tells - sometimes metaphysically, sometimes tending to abstraction - the three architectural seasons developed in the 80 years of the Roman quarter (rationalism / neoclassical, modern style, contemporary style) . This research translated into 2018 (EUR 80th birthday) in personal exhibitions by Carlo D'Orta at the Central State Archives Museum (May / June), at the Photography Festival in Orbetello (July) and at the gallery of IPSAR-Portuguese Institute of S. Antonio (in the center of Rome), and still in the publication of an art book with authoritative critical texts (280 pages, 180 photographs, 24x28).

The LIQUIDANCE series, started in 2015, tells about contemporary dance with the same

abstractizing vision of the photographs dedicated to architecture. The eye focuses not on traditional figures, but on the shadows of the dancers or on the vibrations of movement.

Since 2009 he has exhibited his works in solo shows at private galleries and public institutions and in art fairs in Italy, Germany, France, Belgium, Singapore and other countries. In 2013 he held his first personal museal exhibition (Biology of the Inorganic) at the Palazzo Collicola Museum of Contemporary Art in Spoleto. In 2015 the Officina delle Zattere of Venice hosted, next to the Guatemala Pavilion at the Biennale of Art, his personal exhibition Beyond the Lens, then also taken to the Pomona Temple in Salerno. In January 2017, the National Museum in Singapore hosted a "one day" event dedicated to the Vibrazioni series. In 2018, the Central State Archives Museum in Rome hosted, during May and June, its personal exhibition Eur 42 / Oggi. Different visions.

He won or was a finalist / selected in numerous national and international awards, including Sony World Photography Award, 3° Genova Biennal of Contemporary Art, Celeste Prize, Rospigliosi Award, Satura International Contest, Arteam Cup, Malamegi Vision Art Contest, Abate Zanetti Glass School Award in Murano (as photo-designer), Enegan Art Award and others.

His works are present in numerous public collections including Museum of AC Palazzo Collicola (Spoleto), Museum Central State Archives (Rome), Palazzo di Giustizia-Ordine Avvocati of Milan, Congress Center of the Bank of Italy in Rome, Chamber Deputies, EUR spa in Rome, Confindustria, Architektenkammer Baden-Wurttemberg, Italian Cultural Institute and Italian Consulate General in New York, Abate Zanetti Glass School in Murano, and others. In the years 2015-2017, moreover, his projects "(De)Compositions-Metaphor of Life", "Vibrations", "Liquidance" and "Eur 42/Today. Different visions" have been selected to become part of the Archivio del Fondo Malerba Fotografia, that in 2019 has exposed the “Vibrations” series also in exhibitions organized in Tokyo and Cuba.

Interviews and articles on his art have been published by the most important italian newspapers Corriere della Sera and La Repubblica (2018), and by the art magazines Espoarte (2019), Art & Law and Artribune (2018), Frattura Scomposta, InsideArt and Artisti in Campo (2017), Freccia di Trenitalia (2016), Illustrated Aperitif (2015), AdToday (2014), Domus (2013), Artitude (2011) and numerous online magazines.