Silvia Canton nasce a Conegliano nel 1974. Si diploma in scenografia teatrale con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo gli studi, affianca per diversi anni la costumista Odette Nicoletti in qualità di assistente grafica, collaborando a Roma e a Venezia con importanti professionisti del teatro e del cinema, tra i quali il regista Ettore Scola.
Dal 2007 sviluppa la passione per la pittura, intraprendendo un’assidua attività espositiva in mostre personali e collettive in Veneto oltre che a Napoli, Vienna, Berlino, Parigi, Chicago, Miami, Shanghai.
-Nel 2019 è scelta dal Gruppo Amorim, per sviluppare una ricerca artistica basata sul riciclo del sughero vergine. Le opere realizzate attraverso questa tecnica e poetica sono state esposte nella personale InDivenire. La metamorfosi del sughero, a cura di Alessandra Redaelli, supportata da Amorim Cork Italia e Patrocinata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, presso Palazzo Bomben a Treviso nel 2021.
Del progetto scrivono anche; Arte In.6 (che la segnala tra i 200 artisti su cui investire nel 2022) - Exibart - AreaArte - MEER magazine - Bubble’s.
Il progetto ha ricevuto la Menzione Speciale del premio ARS - Arte Riuso Sostenibilità del 17°Premio Arte Laguna 2023.
-Nel 2023 è scelta dal Consorzio Chianti Classico e supportata da Amorim Cork Italia per l’interpretazione di un’opera d’arte urbana - una delle 7 bottiglie protagoniste del progetto A(rt) Message in a Bottle - rivestita interamente in granina di sughero e alta mt 3,5, esposta a Gaiole in Chianti (FI) da giugno a ottobre 2023.
-In occasione della XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo a tema “L’italiano e la sostenibilità” ha esposto, con il patrocinio dell'Ambasciata d’Italia a Monaco e il supporto di Monaco Italia HUB, presso la Galleria della Casa d’Aste Wannenes, nel Principato di Monaco.
-Dal 28 ottobre al 26 novembre 2023 l espone nella personale IL FIORE DEL DESERTO presso il Museo Santa Caterina di Treviso. La mostra è curata da Martina Cavallarin con Antonio Caruso e il coordinamento scientifico e culturale di Christian Leo Comis e si articola in un percorso espositivo che, partendo da i due disastri ambientali Vaia e Acqua Granda prevede l’esposizione di 15 opere disposte in un allestimento che apre al dialogo e al confronto , con l’obiettivo di lasciare alle generazioni future la memoria di quanto è avvenuto.
La mostra ha ricevuto il patrocinio dei Musei Civici di Treviso, del Comune di Treviso e del DVRI Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
Gli eventi collaterali che l'accompagnano hanno i patrocini del DVRI (Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione dell'Università' Ca' Foscari di Venezia) Legambiente Treviso e Avis Veneto
www.silviacanton.it