Mi chiamo Alessio Camardo e sono il figlio del Maestro Nino Camardo uno dei padri del naif ha conosciuto Maestri come Picasso, Giorgio de Chirico, Giuseppe migneco, Gio pomodoro, Antonio Bueno, Giovanni March e tanti tanti altri e non solo...
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Mi chiamo Alessio Camardo e sono il figlio del Maestro Nino Camardo uno dei padri del naif ha conosciuto Maestri come Picasso, Giorgio de Chirico, Giuseppe migneco, Gio pomodoro, Antonio Bueno, Giovanni March e tanti tanti altri e non solo nel mondo dell'arte ma anche cantanti e personaggi del mondo televisivo.
Ricevette premio del centro studi di Roma, premio centro studi arte nel mondo e fedeltà all’arte, accademico onorario dello stato del Vaticano, Ambasciatore per l’arte nel mondo, Cavaliere della croce di Malta, medaglia d’argento dal presidente della repubblica italiana che era Giovanni Leone nel 1975, premi, medaglia, attestati, coppe, riconoscimenti alla carriera, Wikipedia, Getty Museum,ecc…
È stato intervistato dalla radio vaticana e radio Rosario.
Biografia dell'artista:
Nino Camardo, nato il 24 febbraio 1949 a Pisticci (Matera), Sembra che abbia tutta la poesia di Rocco Scotellaro nel cuore. La sua pittura ha il profumo dello zucchero cotto delle fiere di paese. I colori sembrano rubati alla campagna dopo la pioggia. I soggetti dei quadri parlano un linguaggio semplice come gli ex voto di un convento di montagna. Quando Camardo racconta storie d’amore c’è nell’aria il profumo degli aranci e dei limoni e tutta la poesia di un pomeriggio di Puglia tra case bianche e ulivi verdi come i pascoli dei monti. Nino Camardo è un pittore primitivo e come tale ha la pittura dentro come la gelosia e la bontà, come il rimpianto e la disperazione. Oggi i pittori primitivi sono tanti ma raramente riescono a rendere il loro mondo perchè non sono sinceri. Nella pittura di Nino Camardo tutto ha la chiarezza dell’acqua. Il profumo dell’aria, la serenità di una ninna nanna.
La maggiore poesia Camardo la trova nella narrazione degli sposalizi di paese dove i protagonisti che campeggiano quasi sempre in paesaggi di favola hanno la stoticità di Madonne bizantine e il candore delle favole.
Nino Camardo non ha bisogno di presentazioni cervellotiche. È così vero che ogni volta che fa una mostra per presentarsi al pubblico deve uscire da uno dei suoi quadri.
Romano Battaglia
...ogni lavoro di Nino Camardo è come una appassionata dichiarazione d’amore dipinta, dove le cose più semplici del mondo diventano preziose e immaginose, basti vedere la fastosità cromatica dei suoi gialli, la effeminata grazia modiglianesca dei suoi cavalli, la maestosa possanza dei bovini, mentre gli uomini e le donne, coloratissimi, si agitano ad operano come in secondo piano, nel lussureggiante ordito del dipinto, nella bizzarra complessità di una natura ricca di colore, quasi un abbraccio alle architetture che Camardo inserisce nei suoi racconti.
Questa la pittura del naif Nino Camardo. La chiave per comprendere un pittore, un artista che nella apparente gaiezza e semplicità del dipinto, ci narra momenti della sua vita, brani dei suoi pensieri e dei suoi sogni, aspirazioni e speranze e difficoltà del suo essere uomo oggi.