Biografia
Camillo BuccellaArtista abruzzese
(1965, Pescara – ITALY)
Digital painter
“Amo narrare l’esperienza quotidiana attraverso
il gioco iridescente dei colori dai tratti indefiniti”.
Concepisco l’arte
grafico-pittorica
come “Arte visionaria”
e “Maieutica del colore”.
Specializzato in Didattica Speciale ed Inclusione Scolastica presso il Dipartimento di Scienze Umane e Pedagogiche della Facoltà degli Studi de L’Aquila, ho dedicato gran parte della mia vita lavorativa all’ attività di consulenza pubblicitaria, per conto della A.Manzoni & C. Spa – Concessionaria di pubblicità del Gruppo GEDI – Editoriale L’Espresso – La Repubblica. Mi sono formato, inoltre, come grafico pubblicitario, presso l’Alta Scuola di Formazione – InfoBasic School di Pescara. Tra i soci fondatori dell’Associazione Artistico-socio-culturale PIETRE & BORGHI d’Abruzzo, ho partecipato e condiviso diversi progetti ed eventi artistici legati al territorio abruzzese. Attualmente insegno, su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione, nella Scuola Primaria Statale dedicando, inoltre, gran parte del mio tempo libero all’attività artistica. L’interesse per le arti grafiche, pittoriche e visive, infatti, hanno sempre accompagnato il mio percorso di formazione e di ricerca personale. La passione per i viaggi e per la navigazione d’altura, inoltre, mi hanno portato a muovermi e a navigare nel Mediterraneo e in Atlantico, contribuendo ad arricchire il mio bagaglio immaginativo che ora trova spazio nelle mie realizzazioni artistiche. In modo particolare i viaggi nelle Isole caraibiche, in Martinica, alla scoperta delle rotte di “Colombo”, l’esplorazione dei siti Maya ed Aztechi del Messico e del Guatemala, mi hanno dato la possibilità di vivere esperienze uniche e di esplorare nuovi luoghi; di incontrare persone, conoscere popolazioni, culture ed atmosfere che hanno arricchito il mio potenziale immaginale. In particolar modo, il contatto con le popolazioni indigene del Centro America, i cui riti sciamanici sono ancora presenti nella loro cultura popolare, l’accostamento all’Opere letteraria di Carlos Castaneda, quale “Gli insegnamenti di Don Juan” e “L’Arte di Sognare”, hanno rafforzato in me l’idea della concezione dell’arte come “visione”, cioè interpretazione “intuitiva e diretta” della realtà che viene rielaborata, come in uno stato non ordinario di coscienza, e restituita dall’artista nella sua creazione in forma di “Arte visionaria”.
Camillo buccellaArteDigital painterLa prospettiva, la tecnica e lo stile.
La mia attuale sperimentazione artistica si è ha focalizzata principalmente sulla produzione digitale. Ho voluto, infatti, approfondire l’uso di tecniche e strumenti di digital painting per la realizzazione di opere pittoriche che coniugassero la mia pregressa esperienza nella grafica digitale con gli imput di alcune tradizioni artistiche delle arti figurative. La mia spontanea predilezione per le correnti post-impressioniste e delle avanguardie storiche, in particolar modo dell’Astrattismo di Wassilj Kandinskij, e del Surrealismo di Joan Miró, hanno sicuramente influenzato il mio stile espressivo: ogni dato sensoriale ed emotivo, per me, è riconducibile alla percezione visiva e si estrinseca nella rielaborazione del colore che, unita al gesto grafico, come in una “visione onirica”, lascia cadere ogni fissità della realtà per dar spazio a nuove prospettive “visionarie”. Nella fase operativa, pongo il gesto grafico come prompting delle mie creazioni. Infatti, il mio primo segno, per lo più istintivo, mi consente di dar avvio alla mia stessa idea di rappresentazione per poi consentirmi di imprimerne altri che, consequenzialmente e in modo spontaneo e armonico, connotano la restituzione finale dell'opera stessa. Nell’assetto compositivo, tuttavia, considero l’elemento figurativo non prevalente su quello cromatico. Gli elementi iconici, infatti, nelle mie realizzazioni sono solo accennati con tratti a volte indistinti, svolgendo, in ogni modo, la loro funzione di scaffolding dell’intera creazione. Nell’ organizzazione degli spazi, inoltre, prediligo le asimmetrie che mi permettono di imprimere alla visione d’insieme quel senso di precarietà e movimento che per me sono irrinunciabile, avventurandomi talvolta fino a giungere al “caos”. Utilizzo spesso elementi patterns quali linee, forme e colori per trasmettere ritmo d’insieme alla composizione. L’elemento colore, comunque, è ciò che contraddistingue la mia predominanza espressiva. Il mio approccio percettivo alla realtà è fondamentalmente visuo-cromatico. Percepisco visivamente la realtà come dato di colore oggettivo inesplorato che contiene al suo interno una miriade di potenzialità emotivo-sensoriali, all’ apparenza inespresse. Intendo sostanzialmente, infatti, l’arte visiva come “maieutica del colore”, cioè rappresentazione artistica che ha ,come funzione e prospettiva, la capacità di restituire all’osservatore l’immagine percepita, intuitivamente dall’artista, inizialmente scomposta e poi ricomposta in tutte le sue molteplici possibilità cromatiche. Ed è proprio la possibilità di lavorare contemporaneamente o in modalità asincrona, su più piani (livelli), offerta dalla digital grafica, che mi permette di esplorare agilmente questo ambito di esperienza espressivo-creativa.
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