Sergio
Brambillasca, nasce a Vimercate il 19 febbraio 1963. Sin dai primi anni della
scuola inferiore emerge il suo talento per l’arte, completati i primi studi,
frequenta il liceo artistico di Bergamo dove apprezza profondamente il corso di
figura del professor Tibaldi, molto importante
per la sua formazione artistica e per il completamento del suo valore
morale nella componente estetica e stilistica. Ama i maestri classici ma è attento
alla formazione contemporanea, guarda alle opere del Piazzetta e alle vedute
del canaletto, all’ottocento lombardo e alle opere cinematografiche di
Hopper. Abbandona il liceo artistico per
una scarsa frequenza e per il poco interesse sviluppato nelle materie
umanistiche, iscrivendosi così successivamente all'istituto tecnico Mosè
Bianchi di Monza. Terminati gli studi superiori frequenta la facoltà di
architettura all’ istituto universitario politecnico di Milano, dove apprende
l'equilibrio e la simmetria nella composizione delle diverse forme geometriche.
Inizia la sua formazione lavorativa
negli studi tecnici di progettazione, ponendo attenzione alle nuove tendenze,
con un occhio di riguardo per il minimalismo e il decostruttivismo, correnti
che influenzeranno la sua pittura nella composizione dei soggetti e delle
scene. Frequenta lo studio di architettura del professor Zimmaro a Milano, dove,
nella porta accanto, conosce l’illustrator Bodini il quale gli trasmette
l’amore per l’immagine e il fumetto. Si fa spazio nell’ ambiente fumettistico,
opera nel settore pubblicitario come freelance e pubblica libri, album di
disegni, satira politica su quotidiani nazionali e nel 2017 gli viene dedicata
la copertina di AS Art -
Visual Art magazine of contemporary international. Sergio Brambillasca è presente sulla
scena artistica da molti anni, nella composizione delle sue opere utilizza
materiali e tecniche di diversa natura: olio, acrilico, grafica elettronica,
scolpisce e lavora la materia per dar forma alla scultura. Nell'ambiente sacro
sono permanenti le sue opere presso l’oratorio dedicato a Sant’Erasmo in Santa
Margherita Ligure, nella cappella ospedaliera di Rapallo e all’interno della chiesa
di Sant’ Eusebio ad Agrate Brianza. Negli ultimi anni espone esclusivamente in mostre
personali nelle località di: Bienno, Porto Viro, Sanremo, Bellagio (Fondazione
Rockefeller), Lecco, Santa Margherita Ligure, Milano e Cremona (Galleria
Acerbi). Attualmente collabora con il
direttore artistico Antonio Acerbi dell’omonima Galleria. A Cremona conosce lo
storico d’arte Rodolfo Bona, collaboratore del professor Vittorio Sgarbi durante
la preparazione della mostra “Il Regime
dell'Arte”,(La mostra, mai prima allestita, ripercorre la vicenda storica del
Premio Cremona. Una ricostruzione del concorso pittorico voluto da Roberto
Farinacci nel 1939 con l'intento di sostenere l'idea dell'arte come
celebrazione dei valori e delle imprese del fascismo, a sostegno delle esigenze
di propaganda ideologica del regime, mostra ospitata dal Museo Civico di Cremona).
Di recente nel suo percorso artistico affonda gli studi nell’arte
concettuale, utilizzando come mezzo espressivo il simbolismo. Artista introverso
e trascinatore della sua impronta, Sergio Brambillasca è sempre alla ricerca
del magico mondo introspettivo, dove ritrova la trasformazione dell'arte
visiva, plasmando la forma e la materia per dare a chi osserva la
possibilità di intravedere nei suoi dipinti e disegni le atmosfere più
suggestive. Nel percorso del suo operato
artistico hanno scritto di lui critici e storici d’arte, tra cui Paolo Levi,
con il quale ha collaborato alla composizione della prima e unica mostra di
livello internazionale che unisce critico e artista, una mostra sulla spiritualità, evocatrice di problematiche quotidiane ed
eventi drammatici che accadono nel Mediterraneo. Quest’ultimo dà anche il
titolo alla mostra in cui Sergio Brambillasca viene associato così a Tutti i
grandi artisti di ogni epoca, che si sono sentiti di dover denunciare
attraverso la propria arte il dissenso verso una società violenta. Attento alla comunicazione che
egli esprime attraverso le sue immagini, uniche nella composizione e nella
forma della linea, crea così un nodo artistico riconducibile solo ed
esclusivamente alla sua introversa personalità, dandone così vita al nuovo
simbolismo dell’arte moderna.Paolo
Levi
Ha data recente il sodalizio tra me e Sergio Brambillasca. È poeta visivo
di segno dall’essenzialità soave significante, e nel contempo astratta.
Apparteniamo a due differenti generazioni. Ciò che ci avvicina è la responsabilità,
che entrambi sentiamo, di conservare la memoria del primo e del secondo
Olocausto. Il primo è stato messo a punto dai nazisti nei campi di sterminio
con l’utilizzo di camere a gas, di forni crematori e bilancio di circa 10
milioni di di esseri umani assassinati, tra ebrei, zingari, omosessuali,
disabili. Il secondo si sta consumando nel presente: ormai da tempo nelle acque
del Mediterraneo il numero di innocenti che muoiono nel tentativo di
raggiungere l’Europa dall’Africa è in costante inarrestabile aumento.
L’indifferenza del nostro civile Occidente si accompagna a complicità oscure
che speculano su complesse situazioni politiche internazionali. Brambillasca ed io siamo impotenti a questo
riguardo, ma possiamo almeno testimoniare con i nostri mezzi espressivi di
segno e di parola, nella loro essenzialità digiuna di consolazioni retoriche.
Paolo Levi Milano, 25 novembre 2018
Paolo Levi dice di lui.
Sergio Brambillasca, con i
suoi emblematici e raffinati lavori su carta, solo in apparenza pare provenire
da un territorio arcano. In verità, il suo messaggio è antico come il mondo, ed
è il Dolore del territorio umano contemporaneo. L’espressività originale di
queste talentuose composizioni sono di un’astrazione silente, metafisica, e
rimandano concettualmente all’Espressionismo simbolico di Edward Munch. Questi
lavori sono eseguiti assai abilmente in grafica elettronica, e va sottolineato
come la sostituzione della penna con il mezzo digitale apra orizzonti visivi e
narrativi del tutto nuovi e originali, e soprattutto risultati estetici non
meno importanti di quelli ottenuti con le tecniche della tradizione.
Mostre: Porto Viro luglio 2014 "A cena con L'artista -
Bienno 2014 permanente - Cremona novembre 2014" Tra Arte e Genialità
"- Sanremo febbraio 2015" Tra testi antichi e arte concettuale
"- Bellagio marzo 2015 "Mare mistero e sensualità" - Milano
aprile 2016 "Attraverso il mare" - Bellagio 25 giugno 2016 "La
comunicazione" - Vimercate (MB) luglio 2016 "Mare" - Lecco
febbraio 2017 "Mia" - Cremona Ottobre 2018 "Dame" - Cremona
Novermbre 2018 "Mediterraneo" - 2019 collettive Milano Fabrica
del vapore “la democrazia dell’arte - 2019 Venezia palazzo Zenobio “Lo stato
dell’arte al tempo della 58 biennale di Venezia. Tuttora collabora con la Galleria
Acerbi Cremona e la Galleria Brusacà di Porto Fino.
Sergio Brambillasca lavora nel suo studio di Agrate
Brianza. Attualmente le sue opere si trovano presso collezioni private in Italia,
America, Svizzera e Romania.
Via G.
Rossini, 2 - 20864 Agrate Brianza (MB) - tel.
3319375001 brambi.1963@gmail.com
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