Paul Bonnie-Kent è lo pseudonimo di un pittore nato verso la metà del 1900 a Cattolica dove vive ed opera autodidatta. Dipinge ininterrottamente dal 1969 al 1989 cercando nuove forme espressive. Ha partecipato assiduamente a rassegne e concorsi, ottenendo numerosi premi...
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Paul Bonnie-Kent è lo pseudonimo di
un pittore
nato verso la metà del 1900 a
Cattolica dove vive ed opera autodidatta. Dipinge
ininterrottamente dal 1969 al 1989 cercando nuove
forme espressive. Ha partecipato assiduamente a
rassegne e concorsi, ottenendo numerosi premi e
segnalazioni dalla critica e dal pubblico. Nel 1989
si allontana completamente dalla pittura, la ignora,
la evita, la dimentica. Dopo molti anni di assoluta
inattività, ricompare per un breve periodo nel 2003
quando rispolverando le vecchie tele ed i vecchi
disegni mai terminati, torna in lui la “vita”. Certo
le nuove idee astratte è ciò che vuole e
deve proporre, ma non può, anzi non vuole, non
terminare quelle vecchie opere figurative che sono
in attesa da tanti anni, Potrebbe, come in passato
dipingere gli astratti sui figurativi, ma vuole
dimostrare a se stesso, prima, e al pubblico poi,
che in tutti questi anni anche se non ha mai preso
un pennello in mano la gioia della pittura. Termina
solo due nudi, poi i casi della vita lo portano, con
rammarico, ad allontanarsi nuovamente. Finché con
l’arrivo del 2006 finalmente “rinasce”, con grande
entusiasmo, rifà i vecchi disegni ormai ingialliti,
ridipinge le vecchie tele mai terminate, ne
distrugge (taglia 70 circa). Ne modifica altre
e prosegue alternando il disegno alla pittura il
figurativo all’astratto al surreale. Ma è proprio
quell’astratto che lo rende gioioso, ogni qualvolta
il pennello sfiora la tela la gioia e la forza di
proseguire invadono il suo animo alla ricerca
dell’idea dell’imprevedibile anche se forse
imprevedibile non è ma imprevisto come lo definisce
lui stesso perché non sa mai come sarà il risultato
finale.