Emiliano Bazzanella (Italia, 1963) è un filosofo contemporaneo e un artista visivo particolarmente impegnato nell’arte concettuale e nell’interazione tra uomo e ambiente. È presente agli eventi collaterali della Biennale di Venezia 50. (Brain Academy Apartment). Inoltre partecipa a una mostra...
Read More
Emiliano Bazzanella (Italia, 1963) è un filosofo contemporaneo e un artista visivo particolarmente impegnato nell’arte concettuale e nell’interazione tra uomo e ambiente. È presente agli eventi collaterali della Biennale di Venezia 50. (Brain Academy Apartment). Inoltre partecipa a una mostra a Ca 'Pesaro Museum (Venezia) nel 2004 con i membri del gruppo Gutai, presso il Museo di Trevi-Flash-Art (Perugia-Italia) con Ben Vautier, Shozo Shimamoto e Sumi Yazuo (maggio 2005) e presso la Galleria d'Arte contemporanea di Trento ( "The Love Cafè") con Marina Abramovic e molti altri artisti (02.09.2005: curatore Fabio Cavallucci).Sempre nel 2005 (25,06-23,07) espone con Shozo Shimamoto alla "Nuovartesegno Gallery" (Udine-Italia), in una caratterizzazione dell'evoluzione storica delle performance dal 1950 fino all'età contemporanea.Nel 2006 è presente alla Biennale di Architettura di Venezia con una performance dal titolo “Immaterialistici Dinner”.Nel 2007 ha ideato e curato un progetto per la Biennale di Venezia 52., Performative-Paper-Project, con particolare attenzione al destino della carta nell'era delle tecnologie digitali. Di particolare interesse la performance “Cavour Crossing” in cui l’artista ha attraversato bendato il Corso Cavour di Trieste.Nel 2009 ha ideato, curato e organizzato l'installazione BLUE ZONE in occasione degli eventi collaterali della Biennale di Venezia 53. Viene inoltre premiato al concorso internazionale MANINFESTO per la scultura, con curatori Francesco Bonami e Sarah Cosulich-Canarutto.Nel 2011 la sua ricerca estetica inizia ad approfondire la connessione filosofica tra il pensiero e l'immagine. Così ha ideato un software ( "Tautology") che crea infinite frasi filosofiche in modo casuale e, più recentemente, in un’altra versione, un infinito numero di domande sovente prive di senso (OVERPLAY alla Biennale di Venezia 55., 2013) presso l’Istituto Italo-Tedesco di cultura.Nel 2016 espone in un’antologica collettiva IT DOESN’T MATTER con Chersicla, Palcic, Caneva, presso la chiesa sconsacrata di San Francesco a Cividale del Friuli.Nel 2018 ha presentato a Venezia, presso la Galleria ArteSpazioTempo, il progetto articolato “Apocalypse Now”, il quale simula un ipotetico museo di storia naturale del futuro, con fossili plastici, installazione con materiali edili tossici, etc..Nel 2021 presenta il progetto "FRYING" con plastiche e oggetti tecnologici fritti e impanati. Il focus riguarda il problema ecologico del rifiuto plastico e il futuro alimentare di una popolazione mondiale in continuo incremento.Nel 2018 fino a oggi inizia un ciclo di perfomance che riguardano i rapporti tra arte, vita e tempo. ogni giorno viene tracciata una linea sulla tela, come facevano gli internati nei campi di concentramento o i carcerati. Assieme vengono assemblati oggetti che a loro modo scandiscono il tempo: bottiglie di alcolici, ansiolitici, tavelle di Eternit.