Quando da piccolo rubavo i pennelli, i colori e ritagliavo le tele di mio padre componendo opere d’arte incomprese i miei genitori spesso dicevano che «Al di là del disastro» sarei diventato un pittore «Sicuramente».Le forme e i disegni hanno per me un...
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Quando da piccolo rubavo i pennelli, i colori e ritagliavo le tele di mio padre componendo opere d’arte incomprese i miei genitori spesso dicevano che «Al di là del disastro» sarei diventato un pittore «Sicuramente».
Le forme e i disegni hanno per me un fascino irresistibile, una passione che non potevo contenere. Non riuscivo a resistere alla tentazione di creare qualcosa di nuovo, di esplorare le linee e i contorni che prendevano vita sotto le mie mani. Non riuscivo a trattenermi.
Nella vita ho intrapreso un’altra carriera: ho indossato una divisa. Perciò spesso mi ritrovavo in punizione con l’ obbligo di permanenza in caserma, mi ritrovavo ad affrontare gli sguardi perplessi dei miei superiori quando mi sorprendevano a dipingere all’interno della camerata. Nei verbali scrivevano frasi come:
«È stato trovato a dipingere nei locali della camerata!»
o ancora
«Si presentava in servizio con un baffo di colore sulla divisa»;
In quei momenti cercavo di giustificarmi dicendo:
«Non va via!… è olio! ».
Ma la passione per la pittura continuava a crescere dentro di me. Le immagini che voglio esprimere sono radicate nel profondo del mio essere, pronte a prendere forma. Le sento respirare, prendono vita e mi guidano in un viaggio creativo senza fine.
Quindi indipendentemente dal percorso che ho intrapreso nella vita, sarò sempre un pittore.
Le immagini sono dentro di me.
Le sento respirare!