Enrica Badas nasce a Cagliari, dove tutt’ora vive e ha il suo studio artistico. Già da piccola ama il disegno e la pittura, passioni sempre vive che le permettono di esprimere il suo mondo interiore. Dopo gli studi scientifici e la laurea in giurisprudenza, si dedica alla carriera di avvocato, mantenendo uno spazio per la sua attività artistica, che dal 2012 diviene sempre più rilevante, tanto da trasformarsi in pochi anni nella sua professione d’elezione.
Dopo la prima esposizione a Palazzo Regio di Cagliari seguono numerose partecipazioni a mostre, tra cui nel 2017 presso il Museo MAAGMA in Sardegna nel 2019 alla mostra collettiva “Rinascimento Italiano” organizzata dalla Fondazione Mazzoleni ad Alzano Lombardo, Bergamo, nel 2022 alla mostra collettiva dedicata alla pop art presso la Ravenna Art Gallery, alla VI edizione dell’esposizione di arte contemporanea “Le quai des artistes” Porto Rotondo della quale risulta vincitrice, sempre nello stesso anno la personale Onde Emotive, a Roma, presso la galleria di via Margutta Area Contesa Arte.
Enrica Badas ama sperimentare tecniche e linguaggi diversi, con la capacità di fonderne gli elementi espressivi in modo originale.
Nel primo periodo lavora sia ad olio che ad acrilico su tela, a volte anche a china e pastello, con uno stile figurativo dedicato allo studio del nudo, al mondo animale e alla ricerca di elementi simbolici per rappresentare le sue riflessioni sulla complessità dell’esistenza. Contemporaneamente scrive poesie in verso libero, che talvolta percorrono i suoi dipinti arricchendo forme e colori di nuovi significati, nel segno di un “neoespressionismo poetico”
Dal 2020 l’artista inizia a sperimentare l’arte digitale, che diviene un medium per arricchire il suo percorso creativo. Così ritratti fotografici di donne scattati nella vita quotidiana o durante i viaggi sono trasformati con interventi digitali in immagini diverse, poi stampate su tela, alluminio o altri supporti; le immagini infine acquistano un nuovo volto e un nuovo significato attraverso diversi interventi pittorici.
La complessità della creazione di tali opere corrisponde alla necessità di una indagine sempre più profonda, che parte dal quotidiano per addentrarsi nel mondo multiforme dell’interiorità dell’uomo, per poi renderlo visibile nella sua rappresentazione esteriore.
Dal 2021 Enrica Badas ha focalizzato la sua ricerca artistica su tre serie di opere, utilizzando lo stesso percorso creativo sperimentato con i ritratti di donna.
La prima serie “Emotionaltransferlandscape” (ETL) è dedicata ai paesaggi, fotografati nei momenti dei colori irripetibili delle albe o dei tramonti, che nell’intervento digitale perdono i contorni netti delle forme per assumere nuove intensità emotive, rafforzate dai colori stesi successivamente i quali, a spatola o a pennello, conferiscono loro una nuova vita. Fissando l’irrepetibilità di un attimo nel tempo, che rende sempre diversa la percezione del paesaggio, l’artista associa l’irrepetibilità di un movimento dell’anima.
La seconda serie “Emotionalchromagramme” (ECG) è frutto di una trasformazione più profonda delle immagini che divengono astratte, composte da forme orizzontali, sinuose e dai contorni evanescenti, componendo un ritmo, come onde emotive, dove la scelta cromatica è un variare di singole o poche tonalità. Un linguaggio sussurrato, poetico, armonico, che allo stesso tempo nasconde alla vista uno spazio più profondo, quello dell’inconscio, che emerge dunque solo a tratti attraverso i “segni delle emozioni”. La terza serie Emotionalchromagramme The doors è nata come evoluzione creativa della seconda serie immaginando che la sovrapposizione dello stesso ECG potesse divenire porta che apre a quell’inconscio solo accennato nelle emozioni.