Ebby Pittura, pseudonimo di Ilenia Acerbi (classe 1974), compie i suoi studi presso il Liceo Artistico Statale Callisto Piazza di Lodi, diplomandosi agli inizi degli anni 90’. La tecnica pittorica che meglio la rappresenta in quegli anni è l’acquerello, esecuzione...
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Ebby Pittura, pseudonimo di Ilenia Acerbi
(classe 1974), compie i suoi studi presso il Liceo Artistico Statale Callisto
Piazza di Lodi, diplomandosi agli inizi degli anni 90’. La tecnica pittorica
che meglio la rappresenta in quegli anni è l’acquerello, esecuzione che le
permette di partecipare nel 1991 all’evento espositivo dedicato al restauro di
Porta Regale (in Lodi). La famiglia ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella
sua vita, portandola lontano dalla pittura. Così passano gli anni, e dopo altri
percorsi lavorativi e un matrimonio ormai concluso, nell’estate del 2019 alla
fine di un lavoro stagionale come impiegata fiscale, riprende un progetto
lasciato incompleto anni prima e lo finisce: il desiderio diventa
consapevolezza e il bisogno di sperimentare, fortissimo! Ma questa non è la
fine della storia, ma solo l’inizio. Avvia una serie di lavori in varie
discipline, tutto è nuovo e niente è scontato; acrilico, olio, carta, cartone,
stoffa, vetro, resina, legno, sono solo mezzi per arrivare ad un obiettivo;
opere che vanno oltre le immagini, oltre i conflitti sedati dall’apparenza di
significato-immagini, paragona la sua ricerca artistica all’ellissi in
retorica: essa consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità
globale, recuperabile attraverso l’integrazione di conoscenze esterne.
Autodidatta nella vita e nella pittura, guarda con grande ammirazione l’arte
Caravaggesca soprattutto nell’uso teatrale della luce, per poi avvicinarsi in Locis versus artisti più
contemporanei come Permeke Constant , George-Henri Rouault e Rufino Tamajo. Il
simbolismo vede affermarsi temi legati alla religione, alla mitologia, al sogno
e alla nostalgia decadente di un mondo antico, da qui l’interesse per l’arte Precolombiana come percorso personale dovuto.
Nel 2021 è finalista a catalogo del Premio Internazionale Michelangelo
Buonarroti con il trittico “Binak-Destino”.