Biografia – Elena BrovelliElena Brovelli non crea opere. Elena Brovelli canalizza portali.
La sua arte nasce da una chiamata silenziosa e misteriosa, un impulso profondo che attraversa il corpo, la materia e lo spirito. Ogni opera è il risultato di un rituale intimo e potente, dove il gesto diventa preghiera e la materia si trasforma in spazio di passaggio tra visibile e invisibile.
Le sue sculture tessili tridimensionali – vibranti, sensuali, generose – non si limitano a essere osservate: si vivono.
Nate da un processo performativo e sensoriale, vengono plasmate attraverso un dialogo diretto con il corpo dell’artista. Il tessuto, inizialmente stirato e irrigidito, viene accolto in un abbraccio fisico e spirituale, modellato con delicatezza e fermezza, finché ogni piega non trovi il suo equilibrio.
La conclusione del rito prevede la purificazione con fumo di Palo Santo, legno sacro degli Inca, che sigilla l’opera come portale energetico e consacra lo spazio alla trasformazione.
Ogni creazione ha un nome di donna. Non per estetica, ma perché ogni opera è una presenza.
Sono voci, archetipi, memorie collettive che emergono come custodi di storie dimenticate o potenzialità sopite.
In Brovelli, il femminile non è soggetto: è struttura. È forma che accoglie, guida, guarisce.
Il percorso dell’artista si articola in periodi evolutivi, in cui la materia cambia forma e frequenza: dalla purezza geometrica iniziale alla compressione della materia, fino alla recente fase spirituale, in cui ogni opera è concepita come un portale sensoriale e rituale.
Ma ciò che rende Brovelli unica nel panorama contemporaneo è la sua visione radicalmente inclusiva:
le sue opere non parlano solo agli occhi.
Coinvolgono il tatto, l’udito, la memoria profonda.
Chi è non vedente, chi non ode, chi è fragile, trova in Brovelli un’esperienza viva, vibrante, possibile. Ogni superficie produce suoni, vibrazioni, frequenze. Come campane tibetane, le opere risuonano con chi le sfiora, generando un dialogo sottile tra l’anima e la materia.
L’arte, per Brovelli, è uno strumento di connessione, guarigione e consapevolezza.
Un invito a rallentare, sentire, ricordare.
A lasciarsi attraversare.
Elena Brovelli è una soglia.
Chi la attraversa non torna più indietro uguale.