Come si spiega il bisogno di creare?, è un video di sei minuti e con risoluzione 7680x4320px che riflette, attraverso un totale di 18 domande, sul significato di essere artisti e sul valore della creazione in un momento dove chiunque può creare qualunque cosa. Il titolo dell'opera è uno dei quesiti che il lavoro esercita - quest'ultimo composto da testo bianco su sfondo nero che si insegue a ritmo di venti secondi per interrogativo. Le questioni invitano lo spettatore a riflettere insieme all'artista su diversi temi e conflitti (a volte mascherati, altre no) che l'arte è da sempre chiamata ad esplorare e dunque negli intenti principali del lavoro si costruisce la volontà di capovolgere la comunicazione passiva di cui a volte si vizia la contemporaneità: l'artista non ha più le risposte e non ha la responsabilità di portare avanti nessun ragionamento, piuttosto si fa carico di spiattellare le scomodità al prossimo senza giudizi, sovrastrutture e gerarchie morali. L'opera, in questo senso, sprona a uno scambio di posto tra autore e pubblico e indirettamente mette in dubbio il significato stesso del fare artistico.
