La progettazione di Operazione Supporto nasce da due particolari riflessioni: da un lato seguire un percorso artistico fino ad oggi maturato da precise e particolari esperienze, dall’altro seguire l’istinto dettato da uno “spazio” altrettanto preciso e particolare, il luogo dell’installazione.
Due quindi le motivazioni che generano l’opera:
- interagire con l’essenza personale e altrui per materializzare il pensiero, in scambio dinamico, circolare, non univoco, contraddittorio, irreale;
- - il luogo, lo spazio che si relaziona al pensiero.
- Altalenando: una variazione dello spazio, che rappresenta o può rappresentare per chi vi entra e in esso interagisce, la dimensione indistinta dell’essere e del percepire lo spazio stesso.
- Una metafora della vita, la ricerca di equilibrio personale, la dimensione che esiste o che “socialmente” non esiste più , lo spazio, ludico, forzato o semplicemente letto come tale il desiderio di abbandonarsi, una dimensione indistinta, il lasciarsi trasportare dalla percezione.
- Uno scambio di energia, l’essere e il mondo naturale. Interazioni emozionali: spazio, tempo da vivere, riflessioni, comunicazione.
- Equilibri precari, stimoli mentali e fisici che interagiscono, dimensioni emotive che creano nuove identificazioni. L’ambiguità: rappresentazione e reale. Realtà: appropriazione invasiva dello spazio.