Il progetto I MURI RACCONTANO, sostenuto e presentato dal Direttore del MANN di Napoli Paolo Giulierini, mira alla riqualificazione urbana di
edifici, superfici o spazi comuni abbandonati, coinvolgendo nel lavoro
appassionati, studenti italiani e stranieri volenterosi di apprendere le
tecniche artistiche, artigianali alla base della nostra tradizione.
Essendo il nostro territorio, la nostra città, inserita nel
protocollo delle 8 città etrusche candidate a diventare patrimonio Unesco,
l’idea è quella di andare a valorizzare le nostri origini realizzando un murales multi-materico che comprenda le tecniche di affresco e di tessitura
legate alla storia della civiltà etrusca.
La street art diviene mezzo di comunicazione diretto per
avvicinare i giovani allo studio delle nostre origini, della storia dell’arte
del nostro territorio e diventa strumento per apprendere mestieri complessi
quanto importanti da tramandare, quali il restauratore e l’artigiano.
Nello specifico, il progetto vede la direzione dei
lavori affidata a restauratrici e artigiane oltre che artiste nelle tecniche
dell’affresco e della tessitura, le quali seguono tutte le fasi del
lavoro, dalla progettazione legata alla storia etrusca, all’insegnamento delle
tecniche utilizzate ai volontari che sono studenti della scuola superiore ma anche soggetti con fragilità mentali, facenti parte
di programmi legati al recupero del disagio sociale o da dipendenze. Si è estesa la possibilità di partecipare a ragazzi stranieri facenti parte o comunque
seguiti da associazioni sensibili alla questione dell’integrazione attraverso
l’arte, il mestiere artigianale.
La riqualificazione è mirata dell’estesa superficie muraria del parcheggio Baldaccio di Arezzo, porta di
ingresso della città anche per i turisti che la visitano, prima anonima e degradata. Sosteniamo l'arte nei "non luoghi" e il concetto dei musei fuori dai musei, per favorire una fruizione dell'arte alla portata di tutti.
Il progetto, nel suo complesso, prevede la realizzazione di
interventi che favoriscano l’apertura della scuola e delle associazioni alle sollecitazioni del territorio e
valorizzarla come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con gli studenti e con la comunità locale.
Gli obiettivi sono molteplici:
• promuovere iniziative che, oltre a suscitare l’interesse
verso la storia dell’arte, possano integrarsi con il territorio e migliorarne
l’aspetto
• diffondere nei partecipanti l’interesse verso lo studio
della propria tradizione e cultura territoriale
• coinvolgere gli studenti e prevenire la dispersione
scolastica
• valorizzare i contesti storici che il progetto rappresenta
• valorizzare la manualità
• sollecitare e valorizzare la creatività individuale
• recuperare gli antichi mestieri e l’artigianato in quanto
espressione di creatività
Ideatrici del progetto:
Dottoressa Ghezzi Laura, laureata in restauro della ceramica
archeologica e di antiquariato, affresco, lapideo e gesso. Maestra d’Arte.
Dottoressa Folli Laura, laureata in restauro, catalogazione
e conservazione del tessile e dell’abbigliamento antichi. Maestra d’Arte. Socie dell'Associazione Culturale La Staffetta
Progetto:
Questo progetto è assolutamente innovativo nella forma e
anche nella sostanza.
Nella forma perché la multimatericità viene data dall’unione
di due tecniche artigianali di grande importanza storico artistica, ovvero
l’affresco e la tessitura. Entrambe affondano le proprie radici nella cultura
etrusca e vengono eseguite restando fedeli alle tecniche antiche sia nella
parte della preparazione dei colori con il pigmento, nella pittura muraria così
come nella preparazione dei filati e nella loro tessitura con telai manuali. La
particolarità di questo progetto sta nell’unione di due arti che solitamente
non si incontrano, dando vita ad un murales che non vuole essere solo
tridimensionale ma che esprima vita, movimento.
Nella sostanza perché il lavoro vuole la partecipazione di
molteplici personalità con età, provenienza, cultura ed esperienze di vita
diverse che influenzeranno l’opera in un modo o nell’altro. Inoltre i
partecipanti hanno l’opportunità di apprendere tecniche artigianali ed
artistiche molto importanti per quanto poco praticate, spiegate e dimostrate da
due restauratrici artigiane specifiche dei due settori. Tali tecniche sono applicate in modo da ottenere un lavoro unico, che valorizza la bellezza della
nostra città, dei suoi monumenti e dei personaggi più illustri che la
rappresentano da secoli.
Un’esperienza culturale o di riqualificazione di una zona
urbana poco conosciuta o degradata non è solo un processo di acquisizione di
consapevolezza della propria città, della propria cultura o della conoscenza
della cultura degli altri e dei possibili elementi di raccordo che possono
esistere tra di loro; è anche incoraggiare le persone a sviluppare orizzonti più
ampi, che vanno al di là del campanile o del paese, ed acquisire un senso di
appartenenza ad una comunità più vasta, all’educazione alla cittadinanza ed ai
diritti umani, all’orientamento alla formazione e/o al lavoro, ai bisogni
educativi speciali.
Complessivamente sono stati creati sette pannelli che rispettivamente rappresentano la cultura etrusco - romana, l'alto e basso Medioevo con Guido Monaco e Cimabue e il Rinascimento con Piero della Francesca e Giorgio Vasari. Ci auguriamo di poter arrivare a rappresentare fino al 900, con riferimenti ai personaggi anche della nostra epoca come Benigni o i Negrita!