Un'implosione vuota - 0922
Ferro a sezione quadrata 6 x 6 mm saldato ad arco e verniciato con vernice anti ossidante e finitura nero opaco.
Misure: 40 x 40 x 40 cm
Peso: 7 kg
Testo critico:
L’implosione è un collasso verso l’interno, una concentrazione di materia in uno spazio ridotto, un fenomeno in cui un corpo, soggetto a una pressione esterna, collassa su se stesso.
Anelo 1997 sovverte il fenomeno comprimendo verso il centro della sua scultura non una massa, ma uno spazio vuoto. L’implosione di Anelo è una densa concentrazione interiore, trattiene e nasconde negli intrecci di un’architettura di forme l’infinitesimo di un segreto che non è visibile ad occhio nudo. Se l’esplosione è rumore e sfogo di energia verso l’esterno, l’implosione è silenzio e pace, è crollare dentro l’abisso di se stessi.
Lasciatemi implodere nella pace del vuoto.
Le forme di Un’implosione vuota nella loro compattezza assorbono l’osservatore in un precipitare centripeto, verso il nostro centro sepolto, l’infinito che è dentro di noi. Il vuoto che la scultura racchiude è però vitale, mutevole, cambia aspetto a seconda della prospettiva da cui lo si guarda, si lascia attraversare dalla luce e dalle ombre, restando protetto in un recinto di linee.
Il ferro di cui la scultura è composta racconta del nucleo della Terra, composto principalmente di questo metallo, il quale si riproduce per nucleosintesi stellare: siamo tutti fatti di stelle. E se l’opera ci attrae verso il centro di noi stessi, parla così allo stesso tempo dell’infinito dentro e fuori di noi, il profondo e l’altissimo.
English Version
An empty implosion - 0922
6 x 6 mm square section steel, arc welded and painted with anti-oxidant paint and matt black finish.
Measurements: 40 x 40 x 40 cm
Weight: 7 kg
Critical text
Implosion is an inward collapse, a concentration of matter in a small space, a phenomenon in which a body, subject to external pressure, collapses on itself.
Anelo 1997 subverts the phenomenon by compressing towards the center of his sculpture not a mass, but an empty space. Anelo's implosion is a dense inner concentration, it holds and hides in the intertwining of an architecture of forms the infinitesimal of a secret that is not visible to the naked eye. If the explosion is noise and an outflow of energy, the implosion is silence and peace, it's collapsing into the abyss of oneself.
Let me implode in the peace of void.
The forms of An empty implosion in their compactness absorb the observer in a centripetal fall, towards our buried center, the infinity that is within us. However, the void that the sculpture contains is vital, changeable, it changes appearance depending on the perspective from which you look at it, it lets itself be crossed by light and shadows, remaining protected in an enclosure of lines.
The iron of which the sculpture is made up tells of the core of the Earth, composed mainly of this metal, which is reproduced by stellar nucleosynthesis: we are all made of stars. And if the work attracts us to the center of ourselves, it thus tells at the same time of the infinite inside and outside of us, the deepest and the highest.