Tensione è un'opera che nasce dalla volontà di partecipare ad un bando; diventando poi un modo per mettere in discussione la natura stessa della legge morale enunciata da Kant nella critica della ragion pratica. Lo considero il primo lavoro in cui sono riuscito ad uscire dalla sfera dell'individualità e mi sono reso conto del fondamentale impatto che il contesto ha su ciò che siamo e di come l'armonia con esso si essenziale.
Un'opera che nasce dalla riflessione sul rapporto tra ragione, istinto e dalla realizzazione dell'inesistenza di una legge morale. L'opera vuole mettere in discussione la superiorità etica della ragione rispetto all'istinto, criticando il concetto di ragione universale. La ragione stessa, per parametri di giudizio e canoni, fa riferimento alle risposte istintive e primordiali dell'uomo. Questo implica una diversa concezione dei fenomeni o, banalmente, di bene o male per ogni individuo -essendo influenzato da esperienze specifiche, contesto sociale, culturale, geografico-; annullando le fondamenta stesse su cui si basa la legge morale (critica della ragion pura). In questo ribaltamento gerarchico, la ragione si palesa come una struttura complessa ma priva di stabilità, se separata dall'istinto primordiale da cui deriva.