ABOUT THE WORK
Material: ferro ,scarpe,luci
Le città sono agglomerati di piani, linee e volumi in continua espansione che segnano percorsi a volte estesi in lunghe... Read More
Le città sono agglomerati di piani, linee e volumi in continua espansione che segnano percorsi a volte estesi in lunghe distanze, ognuna offre impressioni e particolarità che ne raccontano la storia ma anche l'aspettativa sul futuro. Come ogni sistema complesso si rivelano strutture utopiche. Nascono in luoghi geografici generosi ma a causa della continua costruzione la struttura urbana subisce inevitabilmente l'indicazione del caso, dovuto anche alla costante emancipazione della condizione umana, che porta all'aumento degli impianti abitativi. Sorretta da pilotis, “talvolta notturna” forma una comunità di edifici privati da ogni oggettiva
abitabilità. Piani e linee tracciano pieni e vuoti che mettono in relazione lo spazio fisico dell’opera
con il contenitore che la ospita, creando un’atmosfera ultima di fusione tra l’esistente e l’intento. In “Talvolta Notturna” il ritmo della vita rallenta ed
emerge un’atmosfera rarefatta dove non ci sono più corpi ma tracce che si dissolvono nel silenzio
che riposa tra le strade illuminate. Le scarpe fissate sui montanti degli scaffali, tracciano traiettorie
che si dipanano per tutta la struttura come passi liberati dal peso della gravità.