Synthèse visuelle. Nymphéas, paysage d'eau, le nuages

It is in the 1909 exhibition at the Durand - Ruel Gallery that the title of Nymphé appears for the first time. Série de paysage d'eau .
The installation is inspired by Monet's paintings. It portrays a landscape of water and water lilies and consists of a work halfway between sculpture and painting, and a photograph I took around the Water Garden created by Monet 1893, in Giverny. The water garden that Monet portrays for the last twenty years of his life and that immediately becomes a symbol of paradise on earth with floating water lilies in candled colors and lush vegetation.
An "artificial" place, wisely built, initially created to be only admired and painted but which will end up existing in itself.  It will become a work of environmental art, fundamental because it is pioneering. A place outside of space and time, where the public is invited to stop to meditate in front of the spectacles of nature.
Monet proposed to express a true aspect of reality and he turned to the sky, to the world. He knew that the diversity of nature has no measure. The wonderful fortune of his eye was able to capture the rapid and extreme changes. He knew how to perceive moments as moments of infinity in the universal coherence of things.
This work inspired by his research has allowed me to propose a Theme of great topicality on which I have been working for some time: the relationship between man and nature where nature is not only understood as a frame of human presence and the human being, symbol of the era "Anthropocene",  is called upon to behave responsibly.
Synthèse visuelle. Nymphéas, paysage d'eau, le nuages is the chromatic interpretation of a view of the "Jardin d'eau".   Painted at the edge of the Giverny pond, for several days, in the same metereoogical conditions, it can be considered a "Visual Synthesis of Landscape".
The decision to go beyond the constituent elements of the aquatic landscape to make a synthesis was made by cancelling the contours of the natural forms and any reference to the sign to give way to a very detailed chromatic research; faithful transcription of a view en plein air parcelled in 308 wooden tiles.
The framing has cut off the horizon line to concentrate only its liquid surface on which the water lilies float, almost rhythmic elements in the midst of a dreamlike world of reflections: willows, blue sky, clouds.

The reflections on the liquid surface have become a wide range of harmonious shades of grey-green-pink. The visual sensation of the movement of the clouds and the sky is suggested by the tesserae, of different thicknesses that in the relationship between form and colour should allow the eye to overcome the geometric reading as much as to stimulate a dynamic perception.
Light modulates the colour of the visual surface, transforming the static object on the wall into the articulation of a "moved" space. The work represents an attempt to go beyond the surface of the canvas in search of a new spatial dimension of the painting.

L’ installazione è ispirata ai dipinti di Monet. Ritrae un paesaggio d’acqua e di ninfee ed è formata da un opera a metà tra scultura e pittura, e una fotografia che ho scattato intorno al Giardino d’acqua creato da Monet 1893, a Giverny. Il giardino acquatico che Monet ritrae per gli utimi vent’anni della sua vita e che assurge subito a simbolo del paradiso terrestre con le  ninfee galleggianti dai colori cangianti e una vegetazione lussureggiante .
Un luogo “ artificiale”, sapientemente costruito,  inizialmente creato per essere solo ammirato e  dipinto ma che finirà per esistere di per sé.  Diventerà un'opera di arte ambientale , fondamentae perché pionieristica. Un luogo a di fuori dello spazio e del tempo, in cui i pubbico è invitato a fermarsi per meditare di fronte agli spettacoli della natura.
Monet si  proponeva di esprimere un aspetto veritiero della realtà e si era rivolto al cielo, al mondo. Sapeva che la diversità della  natura  non ha misura. La fortuna meravigliosa del suo  suo occhio  ha saputo cogliere i mutamenti rapidi ed estremi. Ha Saputo percepire gli attimi come  attimi di infinito nell’universale coerenza delle cose .
Questo lavoro ispirato alla sua ricerca mi ha permesso di propone un Tema di grande attualià su cui sto lavorando da tempo : il rapporto tra l ‘uomo e la natura dove la  natura  non viene solo intesa  come cornice della presenza umana e l ’essere umano, simbolo dell’era “ Antropocene” ,  viene richiamato ad un comportamento responsabile .


Synthèse visuelle. Nymphéas, paysage d'eau, le nuages è’ l’interpretazione in chiave cromatica di una veduta del “Jardin d’eau”.   Dipinta ai bordi dello stagno di Giverny, per più giorni, nelle stesse condizioni metereoogiche, può essere  considerata una  “Sintesi visuale de paesaggio”.
la scelta di  superare i gli elementi costitutivi del paesaggio acquatico per operare una sintesi si è concretizzata  annullando i contorni delle forme naturali e qualsisi riferimento al segno per lasciare il  posto ad una a ricerca cromatica dettagliatissima;  trascrizione fedele di una veduta   en plein air  parcellizzata in  308 tessere di legno.
l‘inquadratura ha tagliato fuori la linea dell’orizzonte per concentrarsi solo sua superficie liquida su cui galleggiano le ninfee, quasi elementi ritmici in mezzo ad un mondo onirico di riflessi: dei salici, del cielo azzurro, delle nuvole.

I riflessi sulla superficie liquida sono  diventati una vasta gamma di tonalità armoniose di grigi-verdi-rosa. La sensazione visiva del movimento delle nuvole e del cielo è suggerita dalle tessere, di diverso spessore che  nel rapporto forma-colore dovrebbero permettere all’occhio di superare la lettura geometrica quanto invece sollecitare una percezione dinamica.
La luce  modula il colore della superficie visiva  trasformando l‘oggetto statico a parete nell’articolazione di  uno spazio “ mosso”. l ‘opera rappresenta infatti un tentativo di andare oltre la superficie della tela alla ricerca di una nuova dimensione spaziale del quadro.