Surma Boy fa parte di una collezione di maschere di ferro riciclato, risultato di una ricerca sui popoli che abitano la valle del fiume Omo in Etiopia. Usano il corpo come paesaggio per creare dipinti astratti con pigmenti raccolti in natura. L'arte prodotta da loro è di una bellezza rara, con un tocco di ingenuità. Dipinti mal rifiniti, ma raffinati nella loro composizione. Affascinato da questo particolare modo di relazionarsi con la natura, ho usato come tocco finale delle mie sculture l'arte dei suoi dipinti di faccia.