QUESTA OPERA E' LA SINTESI FRA MATERIALI ED ESPERIENZE CHE APPARTENGONO STRETTAMENTE AL MIO PENSIERO E AL MIO LAVORO.
GUARDANDO UNA RADICE DI ULIVO, AMMUCCHIATA INSIEME AD ALTRE DOPO UNA POTATURA, ACCANTO A MACCHINARI METALLICI, IL MIO SGUARDO HA INIZIATO A LEGGERE NELLE PICCOLE ASPERITA' TIPICHE DI QUEL LEGNO UN RICHIAMO AD UN MESSAGGIO CHE NON POTEVO ASSOLUTAMENTE IGNORARE.
CON INTERVENTI ESSENZIALI, NEL SENSO DI MISURATI E DISCRETI, HO COSTRUITO STRUTTURALMENTE E CONCRETAMENTE IL SUGGERIMENTO DELLA RADICE D' ULIVO IN UN MANUFATTO PRIMORDIALE EVOCATORE DI UN RICHIAMO VISIVO, CHE NON ESISTE NELLA REALTA', MA CHE RIMANDA AD UN PUNTO DI VISTA DI UNA TERRA E DI UN HUMUS LONTANI.
QUESTO LAVORO VUOL ESSERE UNA "MOVIOLA FANTASTICA", CHE TESTIMONIA LA NATURALE RIAPPROPRIAZIONE DI MADRE TERRA DEI SUOI ELEMENTI, SEPPURE DEVIATI. QUINDI, UN MANUFATTO TECNOLOGICO DI MORTE ABBANDONATO SENZA TESTAMENTO E SENZA PIU' PROMESSE, CHE VIENE RIACCOLTO ED OBBLIGATO A NUOVA VITA DA UN CICLO INELUTTABILE, QUANTO GIUSTO E NATURALE, CHE NON CONTEMPLA SOVRASTRUTTURE CHE NON SIANO QUELLE DEI SUOI CICLI DI VITA.