Material: plexi - acciaio - cartoncino 300gr - pittura a olio su carta - inchiostro
La serie "RACCONTI FATTI A MANO" nasce con l'intento di fondere pittura e scrittura in un unico supporto e risponde alla esigenza di evidenziare lo stupore della manualità.
L'installazione PRIGIONIA (plexi - acciaio - cartoncino 300gr - pittura a olio su carta - inchiostro) contiene un dipinto fatto a mano in parte svelato dai sollevamenti della carta, in parte nascosto dalla carta sulla quale appare il racconto:
Prigionia
"Cosa mi dice
oggi l’albero che vedo dalla finestra? Che ha cento foglie meno di ieri e cento
più di domani. Anche se sembra la solita storia io, che ci trovo dentro
l’autunno, la trovo una storia bellissima.
Che poi
l’autunno non è una stagione, è proprio uno stato interiore quando hai tanti
anni sulle spalle.
Passo le
giornate nella prigione del corpo, e c’è
la finestra. È questo il momento in cui uno capisce che non sempre sbarre di
ferro o muri di pietra fanno una prigione.
La finestra
sta là, una televisione che trasmette un cielo. Stamattina è basso e grigio,
con la sua voce è in procinto di scendere goccia a goccia. Oggi mi piace
pensarlo immenso e dentro la prigione il mio sguardo è un puntino luminoso.
Questa notte
ho visto il disco della luna salire per poi
scomparire dietro l’albero capace di disegnare per me un’eclissi. Ha
lanciato da là il suo canto e ho sentito nella stanza il valzer delle foglie
che si staccavano. Le ho contate una a una. Una a una le ho sentite toccare
terra con un suono. Parlano, mi dico.
So cosa ha
pensato l’albero, molte meno dell’altra notte molte di più della prossima.
Nessuna
foglia si stacca da me, non riesco a muovere nemmeno un muscolo, nel mio letto
nulla è meno di ieri e più di domani, a parte il desiderio di chiudere il
futuro."
Non sono
capace di suoni. Sono meno della pioggia. E di un albero.