L’opera presentata
si può considerare un preludio, un "indizio di qualcosa che verrà".
Il primo esperimento
di opera tattile che nasce dal progetto più ampio: Starwatching.
È una nuova
possibilità di fruizione dell’opera d’arte, per offrirsi realmente e
completamente a tutti, anche a chi non può vedere. La cecità è forse l’unica
disabilità che non consente di vedere la bellezza fisica del mondo, delle cose
che ne fanno parte. Comprese le opere d’arte.
E anche se ora, in
tempo di pandemia, la tattilità di un’opera può sembrare un azzardo,
Starwatching insiste nel suo proporsi al pubblico, soprattutto perché le
esigenze di un non vedente non cambiano, anche in tempi così socialmente
difficili.
L’arte deve essere
davvero per tutti.
Starwatching è un
progetto che vuole rompere gli schemi, il muro invisibile che separa l’opera d’arte
dal suo fruitore, offrendo una possibilità di lettura anche con le dita, col
tatto.
Si ispira al cielo,
alle stelle e alle immagini che da secoli l’uomo vi ha immaginato impresse.
Portando lo sguardo
oltre. Lo sguardo di tutti.
Il progetto Starwatching
ha ottenuto il riconoscimento dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti)
Nazionale.