Piano di lavoro per un autoritratto / Work plan for a self-portrait2020Lastra di alluminio, acqueforti, plexiglass, legno 300x250x150 cmUn piano di... Read More
Piano di lavoro per un autoritratto / Work plan for a self-portrait
2020
Lastra di alluminio, acqueforti, plexiglass, legno
300x250x150 cm
Un piano di lavoro o di taglio su cui viene pensata l’opera
si trasforma in matrice, ossia la lastra dove l’azione ha lasciato le sue
tracce si trasforma nel quadro stesso che sorregge come un cavalletto
l’operazione della creazione.
L’acquaforte sorregge la sua matrice quasi come dei figli
prendessero sotto braccio una madre.
Lo scarto anche qui diventa materia importante su cui
riflettere e su cui trovare un proseguimento, una nascita nell’opera, una vita
non ancora conclusa e non un punto, ma una svolta.
I segni di taglio e sagomatura diventano gesti astratti.
Il dialogo tra il quadro astratto e il ritratto portatile diventa simbiotico
essendo l’uno parte autogenerata dell’altro cadendo e rialzandosi continuamente
e senza sosta su un confronto incessante tra il concetto di opera in creazione
e opera conclusa, ma anche tra astratto e figurativo chiedendosi costantemente
dove sia l’opera se nella sua realizzazione o nel suo fine, o forse in entrambi.
L’opera in questo caso è l’operazione, il lavoro stesso che nel suo generarsi
ha dato vita e sostanza a un’idea. Questo lavoro non è altro che la forma e il
respiro del proprio tragitto.