Nidi migranti
Le attività umane hanno alterato profondamente i cicli vitali fondamentali per il funzionamento globale dell'ecosistema. Fonti d'inquinamento sono, oltre alle industrie e agli scarichi civili, anche le attività agricole che, impiegando insetticidi, pesticidi e diserbanti, alterano profondamente i suoli e in casi non rari contribuiscono alla deforestazione.
Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, 13 milioni di metri quadrati di foreste nel mondo vengono distrutti ogni anno, causando danni gravi alla biodiversità. Gli animali presenti muoiono o migrano dai loro habitat naturali e si puo` immaginare che siano gli stessi nidi a migrare.
In Lombardia c'era un`area forestale che negli ultimi anni e` stata interamente disboscata per lasciare il posto a colture di mais destinato alla produzione di benzina sintetizzata. Ciò ha rappresentato un paradosso, se si pensa che per aiutare l'ambiente e` stata distrutta una parte importante di natura in grado da se` di garantire una pulizia dell`aria. Questo è un piccolo esempio di una grande questione globale.
Nel 2014, prima dell'Expo di Milano, l'artista (Taher Nikkhah Abyaneh) ha eseguito nell`area di cui sopra una performance dal titolo “Nidi migranti”. Passeggiando tra coloro che godevano del parco con una carriola che trasportava una scultura intrecciata a mo` di grande nido, dal quale proveniva il rumore di una motosega, a sottolineare il fatto che molti altri uccelli non vivevano ormai qui.
Per arte laguna, l'artista propone la riproduzione scultorea del nido insieme alla registrazione video della performance appena descritta.