"In un'epoca in cui l'immagine diventa struttura stessa del sé,L'apparire, l'essenza dell'essere; ciò su cui lavoro, è una riflessione.Riflessione sulla... Read More
"In un'epoca in cui l'immagine diventa struttura stessa del sé,
L'apparire, l'essenza dell'essere; ciò su cui lavoro, è una riflessione.
Riflessione sulla possibilità di osservazione da diversi punti di vista di un soggetto / oggetto.
Riflessione sulla trasposizione del proprio sé.
Attraverso luci e filtri, tagli e inquadrature fotografiche, si manifesta l'illusione dietro un unico sguardo, di un unico punto di vista, spesso artefatto, che diviene di fatto, la realtà visibile."
L'opera è composta da una scultura in lana cardata e da stampe fotografiche della scultura stessa.
La scultura viene fotografata da diversi punti di vista e le immagini elaborate con filtri fotografici.
Gli stessi con cui si elaborano i selfie prima di essere pubblicati sui social.
Questo rende le immagini simili a dipinti.
Ne rende i caratteri differenti.
Ne altera la realtà.
L'installazione è composta da una scultura in lana di circa 40 cm di altezza e da 2/3 stampe fotografiche di 250x100 .
La contrapposizione tra l'immagine e la realtà dell'opera, ci parlano anche dell'uso e dell'abuso della fotografia come rappresentazione del sé.
Della perdita del sé nell'immagine condivisa che spesso diverge dalla realtà stessa.