Da un dettagliato sopraluogo sul monte Sabotino è stato realizzato un approfondito reportage fotografico dal quale sono stati riprodotti, nelle loro reali proporzioni, i cippi che delimitano il confine italo-sloveno dalla chiesa di S. Valentino alla cima del monte Sabotino. Le piccole tele sono state trattate con un'imprimitura a base di gesso di Bologna, alla quale sono state aggiunte pietre calcaree trattate al mortaio, provenienti da questo bastione settentrionale della guerra Italo-austriaca del fronte dell’Isonzo. La realizzazione riproduce fedelmente l'attuale pigmentazione dei 36 plinti confinari, parzialmente erosa dagli eventi atmosferici, e il reale posizionamento topografico nel suo asse orizzontale dal cippo 54/45 al 54/6. Sul Monte Sabotino, si sono svolti cruenti sconti durate la 1° Guerra Mondiale. Oggi la cresta di questo promontorio delimita il confine tra Italia e Slovenia che ha diviso, per molti decenni, le sottostante città in Gorizia e Nova Gorica, ma presto unite saranno la Capitale europea della Cultura 2025. Tutte le tele sono state realizzate en plein air vista monte Sabotino.