Una serie di pennelli ricavati da rami rinvenuti al suolo si sviluppa orizzontalmente lungo la parete. In una lenta metamorfosi, lo strumento d'arte più antico ritorna ad essere parte della natura primordiale da cui ha avuto origine.
Secondo alcune leggende, la scoperta del primo pennello è da attribuire al generale Meng Tian (III secolo a.C.) che utilizzò peli di capra raccolti su una muraglia difensiva. Nel Rinascimento, Cennino Cennini nel Libro dell'arte (XV secolo) riporta passo per passo le istruzioni per la realizzazione dei pennelli con peli di maiale, scoiattolo o capriolo accuratamente legati ad un bastoncello.
Metamorfosi è la messa in atto di un progetto nato dall'esigenza di realizzare artigianalmente gli strumenti atti all'esecuzione pittorica. La fase iniziale si sviluppa attraverso due azioni: la raccolta e la conservazione. Infatti, per mezzo di un'accurata ricerca, seleziono materiali organici in diversi luoghi. Dall'esterno il legno, mentre dall'ambiente domestico i capelli – elemento autobiografico – raccolti seguendo il rito quotidiano del pettinarsi, sfilandoli uno ad uno dalla spazzola. Questi materiali, attraverso la rielaborazione, possono ancora vivere nella dimensione altra dell'arte.
Il legno diviene supporto che accoglie i capelli, in una graduale trasformazione, da strumento funzionale a elemento naturale. Natura e uomo diventano una cosa sola, compenetrandosi a vicenda in una continuità di vibranti rimandi. I materiali si fondono e si compongono in una nuova immagine simbiotica di natura.