L'opera rappresenta la metamorfosi in atto dallo stato di pianta (incosciente) a quello di essere umano (cosciente). Il passaggio è ottenuto attraverso il calco di tronchi di cipresso, di cui sono state mantenute tracce della corteccia originaria, e di due busti modellati in argilla. Ne risultano due figure fatte di una terza, nuova e astratta sostanza (né vegetale né umana), la resina bianca. La metamorfosi è innescata dall'esperienza amorosa, forte propulsore trasformativo nel vissuto umano.