Il “continuum” come
sottofondo del pensiero: una musica che si sbriciola in singoli suoni e forme.
La pluralità delle voci in movimento esprimono l'assenza delle frenetiche
onde-pensiero che creano nell'animo detriti di ansia. In questo processo di
metamorfosi continua nel quale, dall'apparente repetita, emergono figure inedite si invita alla riflessione
sull'essenza della forma, lasciando al centro il dinamismo della percezione. Le
maschere della ripetizione, vestite di pelle e inchiostro di calamaro,
fluiscono come respiro tra ciò che è stato e ciò che è nel divenire. In natura,
e ancor più nel mare, l'esistenza non si perpetua senza un progresso e la
ciclicità è una finestra animata fra il mondo finito e quello infinito, fra il
terrestre e il divino.
Mantra
è l'immagine mutevole dell'eternità del pensiero; sospeso e non lineare come la
vita.
Tecnica mista su fibra, scart ittici, metacrilato. Cm. 80x80. Anno 2024