L'opera, con i suoi due cubi di compensato che comunicano attraverso la vibrazione di molle attaccate a una lamiera, rappresenta... Read More
L'opera, con i suoi due cubi di compensato che comunicano attraverso la vibrazione di molle attaccate a una lamiera, rappresenta un'esplorazione delle connessioni nascoste tra i vari aspetti della realtà. Le molle, in continua vibrazione, creano suoni che evocano una connessione ultraterrena tra i cubi, sottolineando la dimensione invisibile ma palpabile della comunicazione tra elementi distanti nello spazio e nel tempo. Il titolo dell'opera, "M", si riferisce alla M-theory, una teoria fisica che cerca di unificare le diverse stringhe della teoria delle superstringhe in un'unica descrizione coerente dell'universo. L'uso delle molle e delle vibrazioni in questa installazione suggerisce una connessione tra i due cubi, quasi come se rappresentassero due punti nello spazio-tempo che comunicano attraverso una dimensione nascosta che unisce nel profondo tutto ciò che riguarda la realtà. I suoni generati dalle vibrazioni possono essere percepiti come un'eco di questa comunicazione, dando voce a ciò che normalmente è invisibile o impercettibile. Questa opera, quindi, si propone come esplorazione concettuale di forze fondamentali dell'universo che interagiscono e si manifestano. Il riferimento alla M-theory sottolinea l'ambizione di comprendere il tutto attraverso l'arte, facendo dialogare elementi materiali e immateriali in un unico linguaggio espressivo.