L'opera nasce dalla necessità di concretizzare un'esperienza visiva avuta guardando il vetro buio di una vecchia porta poggiata sul muro di una casa diroccata. Questo buio interno alla porta ha restituito un'immagine aliena, simbolica e inquietante.
La chiave di lettura dell'opera è quest'enigma nello sguardo di questa figura, ci scruta da dentro le proprie mura? O da fuori? ...e siamo noi i protagonisti del racconto ad essere chiusi da quella porta?
E' sorprendente come quest'opera del 2018 sembra aver trovato una sua attualità durante la pandemia da Covid 19 con un'esperienza di confinamento dentro le mura domestiche a livello mondiale.
L'opera si è rivelata uno scrigno di messaggi temporali da decifrare. Organismi cellulari (o virus) nascondono il volto di una figura, le due facce del mondo divengono ingranaggi che mettono in ginocchio l'uomo, un animale selvatico si riprende i propri spazi e sovrasta l'uomo, infine l'Italia si capovolge e al nord si soffre più che al del sud.