“La
plenitudine del vuoto”,
è un’opera creata con i tegumenti di corteccia di sughero con
all’interno il vuoto dei tappi.
E' l’espressione di un
paesaggio interiore e si connette con la vibrazione primordiale della
Terra e con le energie primarie universali.
E’
un’opera creata con il cuore, la mente, lo spirito, le piante, gli
animali e con l’energia dei cinque elementi.
Dove
la mente ha sperimentato attraverso il corpo, che agisce per
costruire qualcosa che non c’era, che trasforma con intelligenza e
amore gli elementi naturali come fa la natura stessa.
Un lavoro di ristrutturazione interiore ed esteriore, dove le
fragilità e le ferite sono state cucite e si sono trasformate in
forza, libertà e nuova consapevolezza.
Esiste
il pieno, ed esiste il vuoto nel sughero: il
vuoto non è semplicemente l’assenza del pieno. E' come una cavità
ricolma di nulla, ma pronta e disponibile ad accogliere e a elargire,
a ricevere e a dare. Il vuoto è indefinito, indifferenziato e,
quindi, con infinite possibilità di trasformazione.
E
tutto diventa musica, perché tutti suoniamo senza saperlo, che la
musica comincia dai ritmi basilari, uno-due, uno-due-tre-quattro, il
battito del cuore appunto, apertura-chiusura, vuoto-pieno,
rumore-silenzio, luce-ombra.