L’opera è frutto di un progetto in cui, attraverso il disegno, vengono definiti tutti gli elementi e gli incastri che permetteranno in fase realizzativa di comporre la scultura.
Il mutamento che la anima si dispiega attraverso il tempo con il movimento dell’osservatore che interagisce con l’opera.
In un senso aderente al pensiero filosofico di Emanuele Severino, l’opera vuole dare concretezza alla verità che il mutare di un ente in un’altra forma, il suo divenire altro da se, è un’illusione e la realtà parziale che viviamo al momento contiene in se tutti i movimenti futuri.
La scultura nasce dalla forma di un corpo che tuttavia muta sembianze in altre forme coesistenti che confermano l’idea di una eterna compresenza.