L’installazione emula un cimitero delimitato dai canti dell’Inferno della Divina Commedia; prevede un’azione di coinvolgimento del pubblico, è composta da 34 lapidi (come i 34 canti dell’Inferno) che evocano drammatici episodi storici, genocidi, azioni terroristiche e di guerra, in cui la crudeltà ha sovrastato ogni limite di disumanità. Si delinea la barbarie del genere umano, che ha commesso atroci peccati capitali. Dalla lettura di ogni singola lapide si rimane senza parole, devastati.