“IN-Touch” è
un'opera inedita che fa parte di una nuova serie di lavori, basati
sull’utilizzo della
carta, accostata ad
altri elementi naturali; ha una forma di nido-bozzolo, con una
struttura esterna in
erba palustre e,
all'interno, un insieme di intrecci di carta che la foderano
completamente come se
fossero una coperta.
I frammenti di carta
di questo rivestimento sono in realtà dettagli di fotografie che mi
ritraggono
nell'atto di
abbracciare, baciare o semplicemente toccare persone per cui provo
affetto e sono a me care.
Alcuni di questi
sono frammenti di un passato lontano, ricordi in bianco e nero,
mentre altri sono scatti più recenti fino alle ultime immagini di
inizio anno.
Da qualche tempo il
mio lavoro pone l'attenzione sul concetto di identità individuale e
sulla sua
formazione in
rapporto con l'altro, con la collettività ( serie “Stormi”).
In quest'opera, e
con la precedente “Cocoonest”, mi sono concentrata
sull'individualità del singolo e sul suo mondo interiore, intimo, su
come le relazioni e gli incontri inevitabilmente lo influenzino in
modo più o meno profondo.
Ciò che
caratterizza l'opera e ne delinea il filo conduttore sono le
fotografie, che pongono l'attenzione sul concetto del tocco e sul
bisogno di toccare gli altri per percepirsi fisicamente: una
necessità riscoperta solo con la privazione.
Il
nido è
quindi
metafora dell'interiorità e della sensibilità più profonda e
viscerale; il suo
rivestimento
interno,
ovvero l’intreccio di sentimenti ed emozioni, continua a crescere e
a dilatarsi verso
l'esterno
desiderando nuovi futuri
contatti.
"IN-Touch",
an unpublished artwork belonging a new set of works based upon the
use of paper and other natural elements;
A nest-cocoon shape,
externally developed by a marsh grass structure, while internally a
set of paper weaves, completely lined its heart like as if were a
warm blanket.
The fragments in
this paper coating's are real details of photographs that portray me
hugging, kissing or simply toucing people for whom I feel love and
that are close to me.
Some of them are
fragments of a distant past, black and white memories, instead other
are more recent shots, till the last pictures made at the beginning
of the year.
For some time now,
my work has been focused at the concept of indivitual identity and
his realization in relationship with with the other, with the
community ("Stormi" series).
In this artwork, and
with the previous one "Cocoonest", I have concentrated
myself on the individuality of the single, at his own inside world,
intimate and personal, and how inevitably the relationship and the
meetings with others influence him in more or less deep way.
In this case, what
characterize the work and delineate its guiding thread are the
photos, placing attention at the concept of touch and at the
necessity to touch the other to feel ourself physically: a need
rediscovered only with the deprivation of the same sensation.
The nest is
therefore a metaphor for interiority and for deepest and most
visceral sensitivity. Throught its covering, that is the intertwining
of feelings and emotions, it continues to grow and to expand outward,
eager for the genesis of new contacts with others.
