L’opera è composta da due video performativi che vengono proiettati assieme, in loop. Nel primo, della durata di 15 min circa, c’è l’azione documentata in presa diretta, priva di montaggio e alterazione dell’audio. Nel secondo video la stessa azione è scandita attraverso un montaggio che focalizza l’attenzione su particolari determinanti per esprimere il significato dell’opera stessa.
La scena ripresa mostra un ambiente lagunare dove emerge l’installazione di un’altalena sulla quale è seduto un bambino con la maschera di coniglio interamente fatto di catrame. L’altalena è spinta passivamente da una donna che ha i piedi immersi in una pozzanghera fangosa. L’azione si ripete inalterata scandita solo dall’oscillazione dell’altalena.
All’interno della stanza dove avvengono le video proiezioni è possibile collocare la scultura assieme ai residui della barena dove l’azione ha avuto luogo. Attraverso l’odore dei composti organici si tenta di evocare nello spettatore la suggestione dell’ambiente lagunare.