Material: modulo in metallo zincato, lastra di vetro con stampa plotter di elementi organici e non post digitalizzati
Questa opera 'fa luce' sulla stretta e delicata relazione tra l'uomo e l'ambiente. L'utilizzo di elementi organici e inorganici, di uso comune che tutti, inconsapevolmente e non, disperdiamo nell'ambiente sono riutilizzati per creare generatori di luce.
La presentazione dell'opera si compone di tre elementi plastici modulari in metallo che fungono da contenitori luminosi, definiti “microcosmi”.
Il “microcosmo” post digitalizzato su lastra di vetro pone in considerare il tema del cibo e lo propone in una veste inedita e irriconoscibile: i singoli alimenti sono presi, mischiati, trattati, ingranditi, studiati e sviscerati al fine di mostrarne la più profonda essenza . Il risultato di quest'analisi, a metà tra alchimia e profanazione, è riprodotto con micro frammenti organici e non, dapprima fissati su piccoli rettangoli di acetato, montato su telai per diapositive 24x36 mm e opportunamente messi in evidenza con coloranti di simile natura. In seguito la creazione è digitalizzata per dar vita a nuovi prodotti, dove la luce vi possa fare da padrona.Cibo e materiali di scarto che rendo fermo col colore per costruire un involucro sigillato (scatola di metallo che funge da contenitore) che noi abbiamo creato con i rifiuti.
L'obiettivo di questa installazione, immanente e non soggetto alla connotazione temporale di passato, presente e futuro, è stato quello di utilizzare micro plastiche e frammenti di alimenti che troppo spesso diventano già scarti durante il loro processo produttivo, stravolgendone la peculiare destinazione d' uso, criptando l'immagine e immobilizzando ogni forma di spreco alimentare e di dispersione artistica dei materiali di scarto.
Questa installazione vuole portare chi guarda a riflettere sul problema alimentare nel mondo: il cibo come abbondanza patologica, piacere, ossessione e spreco dei paesi industrializzati; il cibo come bisogno essenziale nei tanti luoghi del mondo dove fama, carestie e guerra rendono ardua anche la mera sussistenza; il cibo come atto d'amore verso se stessi; il cibo che diventa non più solo nutrimento fisico, ma che è sublimato fino a diventare nutrimento dell'anima.
L'illuminazione rappresenta la rinascita, la nuova vita in un macro cosmo onirico cui siamo romanticamente abituati a vedere la Terra. Il contenitore di metallo in cui sono racchiusi i “microcosmi luminosi” rappresenta una trappola sempre in agguato, ben visibile dall'effetto luminoso, sconosciuto troppo spesso dalle esigenze economiche. Noi creiamo ma al tempo stesso distruggiamo, non abbiamo via di fuga se non accendiamo già, nel nostro intimo un nostro micro cosmo illuminato e colorato.
Descrizione:
Composizione plastica modulare di 3 elementi in metallo indipendenti con lastra di vetro centrale. Illuminazione autonoma.
Lastra di vetro, dim. 25x 0,5x 25 cm, stampa plotter, immagini pittoriche post digitalizzate di elementi organici.
Durante la fase preliminare, questi elementi sono stati realizzati su acetati di diapositive 24x36 mm .
Composizione modulare variabile nel numero.
FASE 1 presentazione frontale dei tre moduli plastici.
STEP 2 visione laterale prospettica
STEP 3 visione dettagli della composizione modulare e delle micro pitture originali.