In molti stati del mondo, e purtroppo ancora oggi anche in Italia, riuscire a vivere il proprio amore per la comunità LGBTQ+ è un atto di coraggio. L'amore per gli eterosessuali, o presunti tali, è un diritto sacro e santo, che può essere vissuto e raccontato in serenità con l'approvazione della società, mentre per chi non rientra in questa categoria questo diritto viene negato.
Per poter vivere liberamente un'amore che non rientra nello stereotipo eterosessuale è necessario mettersi in gioco, mostrando la propria faccia, rendendosi vulnerabili e sapendo di correre il rischio di essere allontanati dalla propria famiglia e comunità; il rischio di essere derisi, umiliati, avviliti, minacciati e in alcuni casi uccisi.
C'è un ricatto emotivo da parte della società, che vuole uniformare tutti coloro che non rientrano nello standard eterosessuale “Uomo biologico + Donna biologica” alla maggioranza, pena l'esclusione dalla vita professionale e sociale. Esclusione dalla sfera affettiva, sociale e lavorativa. In alcuni paesi del mondo la pena è la morte.
Essere liberi di amare una persona indipendentemente dal genere sessuale è considerato da molti contronatura.
La mia opera celebra chi ha il coraggio di amare liberamente.