[ENG]
I started using these colors,
traditionally associated with military uniforms, after witnessing the presence
of soldiers in Piazzale Roma in Venice. Seeing a Beirut-like outpost at one of
the city's gateways deeply shocked and disturbed me. In my opinion, Venice does
not deserve this. At that moment, I was thinking about Vivaldi's music and the
art of this city, not about machine guns and military vehicles, roughly ten years ago...
Over time, camouflage has become
my most direct way to express and represent that we are all part of that great
“Face” we call Humanity, whether it is beautiful, ugly, tragic, or comic.
I see my—and in general,
our—genealogical tree as much larger than the personal and familial one. We are
the spring, summer, autumn, and winter of continuous cycles. We are animals,
faces, masks, flowers, and fruits of these ongoing cycles that exist within a
single great energetic spirit that binds and merges us with the entire
Universe.
This work (like Legami / Ties)
encapsulates, in our Face-Mask, the internal and external knots that accompany
us. I believe that the awareness and consciousness of carrying these
entanglements with us is already a path toward a process of untying and living
more harmoniously with our burden of contradictions.
[ITA]
Ho cominciato a utilizzare questi
colori, per antonomasia associato alle divise militari, proprio dopo aver
assistito alla presenza dei militari a Piazzale Roma a Venezia, circa dieci anni fa... In una delle porte di accesso alla
città vedere una postazione tipo Beirut mi ha profondamente scosso e turbato.
Venezia secondo me non si merita questo. Ricordo che in quel momento stavo
pensando alla musica di Vivaldi, all’arte di questa città, non certo ai mitra e
alle gincane tra le camionette...
Ad ogni modo, nel tempo il
Mimetico è diventato il mio modo più diretto per dire e rappresentare che
facciamo tutti parte del grande Volto chiamato Umanità. Bella, brutta, tragica
o comica che sia...
Vedo il mio - e in generale il
nostro – albero genealogico molto più grande di quello personale e
famigliare... Dove tutti noi siamo la primavera, l'estate, l'autunno e
l'inverno di cicli continui che si susseguono... e noi siamo animali, volti,
maschere, fiori e frutti di questi continui cicli che si propongono in un unico
grande spirito energetico che ci lega e fonde insieme a tutto il nostro
Universo.
Quest’opera, come Legàmi, riassume
oltre a ciò nel nostro Volto-Maschera i nodi interni ed esterni che ci
accompagnano. La coscienza e la consapevolezza di portarci dietro questi
ingarbugliamenti penso sia già un viatico per un processo di scioglimento e di
convivenza più armonica con la nostra zavorra di contraddizioni.