I fiori spinosi dei cardi siciliani sono la chiave di lettura dell'opera, sia perchè creano una narrazione intima legata alla figura ritratta ma anche perchè diventano universalmente simbolo di un'età anagrafica femminile. Non più un bocciolo o uno splendido fiore ma un fiore legnoso, schermato dal suo scudo intoccabile, forte e dominante anche nel terreno più impervio.
Negli anni '50 era una finestra, ora sradicata dal proprio “muro” e dalla casa in cui ha vissuto, è parte di una storia ricostruita da Milena. E' fonte di narrazione per la simbologia che contiene, un'apertura tra dimensioni temporali diverse, un contenitore e scrigno di immagini, una bussola del tempo, una chiusura, un confinamento invalicabile. L'opera riserva delle domande incomprensibile a pieno e soprattutto mutabile nel tempo, infatti mai come in questo caso inaspettatamente attuali. La caratteristica dell'opera è la sua profondità e tridimensionalità data dalla distanza tra la tela di fondo e il vetro/plexiglas (anch'esso trattato pittoricamente) che ne filtra l'immagine facendo si che la figura cambi sempre espressione guardata da diverse angolazioni.